PRELUDIO AURORALE
Esposizione Combinatoria a cura di Ivan Fassio
Galleria Pinta Art
Via Borgo Incrociati 72 r - Genova
23/1/2015 - 23/2/2015
Cordinamento di Pintapiuma (Claudio Ruggieri)
con:
- Paola Bisio
- Alessandro Cavalli
- Giovanna Cavallo
- Jean-Paul Charles
- Walter Di Giusto
- Agnese Gm TS
- Tiziana Inversi
- Bartolomeo Migliore
- Bruno Repetto
- Roberta Toscano
- Max Valle
Scrivere questo testo prima di essersi svegliati, nella pausa tragicomica inscenata dall’insonnia. Rendersi conto, rileggendolo, che è banale, inattuale. Non c’è niente di vero in ciò che viviamo, tranne l’asincronia necessaria che siamo in grado di ignorare. Allo stesso modo, niente è plausibile nelle situazioni che sogniamo: magica illusione, indispensabile scissione. Appesi alla noia che dissimuliamo, attendiamo ignari. Nulla ci dobbiamo aspettare da nessuna visione. Realtà è davvero sperare, superare il fenomenico: l’insorgere fàtico dell’umore animale: dobbiamo dire.
Questo Preludio Aurorale è l’emersione dal limite esistenziale, dove ciò che si chiede equivarrebbe a dare, quando ciò che si chiude converrebbe aprire… Non lo sappiamo e non lo sappiamo fare… Ordiniamo da una situazione iniziale, profittatori affamati alla mensa del signore: siamo stati bene e male, siamo in una condizione da salvare. Qui ci aggrappiamo con unghie insanguinate, ad una tavola che crediamo imbandita per la nostra vita, per la nostra consuetudine appagata. Uniche meraviglie destinate alla presenza, costrette a testimoniare, in dolce affanno alla vista del mare, in trepidante e ingannatrice commozione, per il triste malanno dell’inquietudine… Quando mai i tempi cambieranno?
Quando saremo capaci d’inventare!
(Ivan Fassio)
Esposizione Combinatoria a cura di Ivan Fassio
Galleria Pinta Art
Via Borgo Incrociati 72 r - Genova
23/1/2015 - 23/2/2015
Cordinamento di Pintapiuma (Claudio Ruggieri)
con:
- Paola Bisio
- Alessandro Cavalli
- Giovanna Cavallo
- Jean-Paul Charles
- Walter Di Giusto
- Agnese Gm TS
- Tiziana Inversi
- Bartolomeo Migliore
- Bruno Repetto
- Roberta Toscano
- Max Valle
Scrivere questo testo prima di essersi svegliati, nella pausa tragicomica inscenata dall’insonnia. Rendersi conto, rileggendolo, che è banale, inattuale. Non c’è niente di vero in ciò che viviamo, tranne l’asincronia necessaria che siamo in grado di ignorare. Allo stesso modo, niente è plausibile nelle situazioni che sogniamo: magica illusione, indispensabile scissione. Appesi alla noia che dissimuliamo, attendiamo ignari. Nulla ci dobbiamo aspettare da nessuna visione. Realtà è davvero sperare, superare il fenomenico: l’insorgere fàtico dell’umore animale: dobbiamo dire.
Questo Preludio Aurorale è l’emersione dal limite esistenziale, dove ciò che si chiede equivarrebbe a dare, quando ciò che si chiude converrebbe aprire… Non lo sappiamo e non lo sappiamo fare… Ordiniamo da una situazione iniziale, profittatori affamati alla mensa del signore: siamo stati bene e male, siamo in una condizione da salvare. Qui ci aggrappiamo con unghie insanguinate, ad una tavola che crediamo imbandita per la nostra vita, per la nostra consuetudine appagata. Uniche meraviglie destinate alla presenza, costrette a testimoniare, in dolce affanno alla vista del mare, in trepidante e ingannatrice commozione, per il triste malanno dell’inquietudine… Quando mai i tempi cambieranno?
Quando saremo capaci d’inventare!
(Ivan Fassio)