ENZO UMBACA
QUASI 1000
Archivio, Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, 1994
Farmacia Wurmkos
via Puccini 60 - Sesto San Giovanni
24/2/2015 - 21/3/2015
Per la mostra che s’inaugura il 24 febbraio alle 18,30 Enzo Umbaca ripropone il lavoro che presentò nel 1994 nell’ambito di “Ex O.P. Paolo Pini”.
Con l’applicazione del la legge Basaglia si procedeva al progressivo svuotamento degli ospedali ps ichiatrici. L’ospedale psichiatrico di Milano provvedeva allo smantellame nto di alcuni reparti i cui contenuti venivano letteralmente buttati.
Nel giugno del 1994, con il coordinamento di Claudio Palvarini, un gruppo di artisti vennero invitati a lavorare nell’ospedale le cui porte erano ormai aperte anche al quartiere. Per dar e un senso al passaggio epocale che stava investendo la storia della psichiatria italiana , gli artisti invitati realizzarono opere che si relazionavano e con il luogo e con le persone che lo abitavano . Il numero 5 della rivista Wurmkos ne fu il catalogo.
Enzo Umbaca decise di lavorare con i pazienti che ancora vivevano in ospedale; diede in mano 13 macchine fotografiche usa e getta ad altrettante persone invitandole a usarle per descrivere la loro quotidianità. Mentre lavorava al Paolo Pini s’imbatt é in un a scatola, gettata nella spazzatura, da cui fuoriuscivano dei negativi. Si trattava di quasi un migliaio – da qui il titolo della mostra – di ritratti di persone che, dagli anni Trenta in avanti, erano stati pazienti dell’ospedale. Un pezzo della memoria e delle esistenze di coloro che ne avevano fatto la storia veniva gettato, come per cancellare per sempre la vicenda dell’istituzione totale che quel luogo era stato.
Umbaca li raccoglie e con cura e pazienza ne seleziona quelli ancora in buono stato e li stampa. I ritratti, uno accanto all’altro su grandi fogli, restituivano, allora come oggi, un’umanità sofferente la cui id entità è bloccata nel ritratto dell’istituzione.
In mostra, oltre ai provini delle macchine usa e getta e alle stampe a contatto dei ritratti, un video di Susanna Schoenberg che documenta la fase di selezione dei negativi e un testo critico di Matteo Balduzzi.
Enzo Umbaca è nato in Calabria e vive a Milano. Tra le recenti personali: 2010, Educazione Europea con Margherita Morgantin, Artecontemporanea Bruxelles; 2009, Boat Wrecker/Demolitore di Barche, Galleria Francosoffiantino, Torino. Ha partecipato a mostre collettive nei musei d’Italia e d’Europa e alle Biennali Emergency Biennale, Cecenia Itinerante; Sweet Taboos , Tiranabiennal e 3 e Tiranabiennale 2, Albania
WAM è un programma espositivo di Farmacia Wurmkos a cura di Pasquale Campanella e Simona Bordone. WAM chiama gli artisti con cui nel corso degli anni Wurmkos ha intrecciato relazioni e propone di ricostruire incontri tra le persone, i loro lavori e lo spazio, offrendo così agli artisti – con e senza disagio psichico – che frequentano il laboratorio all'interno dello spazio espositivo stimoli e occasioni di confronto.
QUASI 1000
Archivio, Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, 1994
Farmacia Wurmkos
via Puccini 60 - Sesto San Giovanni
24/2/2015 - 21/3/2015
Per la mostra che s’inaugura il 24 febbraio alle 18,30 Enzo Umbaca ripropone il lavoro che presentò nel 1994 nell’ambito di “Ex O.P. Paolo Pini”.
Con l’applicazione del la legge Basaglia si procedeva al progressivo svuotamento degli ospedali ps ichiatrici. L’ospedale psichiatrico di Milano provvedeva allo smantellame nto di alcuni reparti i cui contenuti venivano letteralmente buttati.
Nel giugno del 1994, con il coordinamento di Claudio Palvarini, un gruppo di artisti vennero invitati a lavorare nell’ospedale le cui porte erano ormai aperte anche al quartiere. Per dar e un senso al passaggio epocale che stava investendo la storia della psichiatria italiana , gli artisti invitati realizzarono opere che si relazionavano e con il luogo e con le persone che lo abitavano . Il numero 5 della rivista Wurmkos ne fu il catalogo.
Enzo Umbaca decise di lavorare con i pazienti che ancora vivevano in ospedale; diede in mano 13 macchine fotografiche usa e getta ad altrettante persone invitandole a usarle per descrivere la loro quotidianità. Mentre lavorava al Paolo Pini s’imbatt é in un a scatola, gettata nella spazzatura, da cui fuoriuscivano dei negativi. Si trattava di quasi un migliaio – da qui il titolo della mostra – di ritratti di persone che, dagli anni Trenta in avanti, erano stati pazienti dell’ospedale. Un pezzo della memoria e delle esistenze di coloro che ne avevano fatto la storia veniva gettato, come per cancellare per sempre la vicenda dell’istituzione totale che quel luogo era stato.
Umbaca li raccoglie e con cura e pazienza ne seleziona quelli ancora in buono stato e li stampa. I ritratti, uno accanto all’altro su grandi fogli, restituivano, allora come oggi, un’umanità sofferente la cui id entità è bloccata nel ritratto dell’istituzione.
In mostra, oltre ai provini delle macchine usa e getta e alle stampe a contatto dei ritratti, un video di Susanna Schoenberg che documenta la fase di selezione dei negativi e un testo critico di Matteo Balduzzi.
Enzo Umbaca è nato in Calabria e vive a Milano. Tra le recenti personali: 2010, Educazione Europea con Margherita Morgantin, Artecontemporanea Bruxelles; 2009, Boat Wrecker/Demolitore di Barche, Galleria Francosoffiantino, Torino. Ha partecipato a mostre collettive nei musei d’Italia e d’Europa e alle Biennali Emergency Biennale, Cecenia Itinerante; Sweet Taboos , Tiranabiennal e 3 e Tiranabiennale 2, Albania
WAM è un programma espositivo di Farmacia Wurmkos a cura di Pasquale Campanella e Simona Bordone. WAM chiama gli artisti con cui nel corso degli anni Wurmkos ha intrecciato relazioni e propone di ricostruire incontri tra le persone, i loro lavori e lo spazio, offrendo così agli artisti – con e senza disagio psichico – che frequentano il laboratorio all'interno dello spazio espositivo stimoli e occasioni di confronto.