MONA LISA TINA e LOREDANA
GALANTE
ICH HÖRE DIR ZU
a cura di Raffaghello Arte Contemporanea
Museoteatro della Commenda di Pré
piazza della Commenda - Genova
sabato 25 gennaio 2013, ore 17,45
Sabato 25 gennaio dalle ore 17.45, presso il museo teatro della Commenda di Prè, Genova, le artiste Mona Lisa Tina e Loredana Galante presentano: Ich höre dir zu, performance incentrata sui concetti di comunicazione e di ascolto.
Il progetto, a cura di Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea, desidera condividere una serie di riflessioni con il coinvolgimento diretto del pubblico a partire dal tema della Shoah e della Deportazione, fino ad abbracciare considerazioni su ogni tipo di emarginazione legata al concetto di straniero tra la necessità di preservarne il ricordo e la fiducia positiva di superarne pienamente i limiti.
Le artiste intendono così sottolineare con forza l’esigenza di una speciale sensibilità nei confronti della dimensione dell’ascolto e della comprensione emotiva verso l’altro, al di là di qualsiasi appartenenza religiosa, di etnia e di orientamento sessuale, certe che soltanto una mente priva di pregiudizi e aperta all’accoglienza può essere la soluzione che ci permette di oltrepassare l’orrore e l’incomprensione degli atti di violenza inaudita che hanno segnato e continuano a segnare non solo la storia del nostro Paese.
Per partecipare alla performance è indispensabile la prenotazione.
ICH HÖRE DIR ZU
a cura di Raffaghello Arte Contemporanea
Museoteatro della Commenda di Pré
piazza della Commenda - Genova
sabato 25 gennaio 2013, ore 17,45
Sabato 25 gennaio dalle ore 17.45, presso il museo teatro della Commenda di Prè, Genova, le artiste Mona Lisa Tina e Loredana Galante presentano: Ich höre dir zu, performance incentrata sui concetti di comunicazione e di ascolto.
Il progetto, a cura di Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea, desidera condividere una serie di riflessioni con il coinvolgimento diretto del pubblico a partire dal tema della Shoah e della Deportazione, fino ad abbracciare considerazioni su ogni tipo di emarginazione legata al concetto di straniero tra la necessità di preservarne il ricordo e la fiducia positiva di superarne pienamente i limiti.
Le artiste intendono così sottolineare con forza l’esigenza di una speciale sensibilità nei confronti della dimensione dell’ascolto e della comprensione emotiva verso l’altro, al di là di qualsiasi appartenenza religiosa, di etnia e di orientamento sessuale, certe che soltanto una mente priva di pregiudizi e aperta all’accoglienza può essere la soluzione che ci permette di oltrepassare l’orrore e l’incomprensione degli atti di violenza inaudita che hanno segnato e continuano a segnare non solo la storia del nostro Paese.
Per partecipare alla performance è indispensabile la prenotazione.
