PROGRAMMARE L'ARTE
a cura di Marco Meneguzzo, Enrico Morteo e Alberto Saibene
Negozio Olivetti
piazza San Marco 101 - Venezia
dal 30 agosto al 14 ottobre 20112
Dal 30 agosto al 14 ottobre - La mostra “Programmare l'arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche” riprende, a cinquant'anni di distanza, l'esposizione che ebbe luogo nel Negozio Olivetti di Milano e poi in quello di piazza San Marco nel 1962, curata al tempo da Bruno Munari e corredata da un testo in catalogo a firma di Umberto Eco.
La mostra è un evento collaterale della 13. Mostra Internazionale di Architettura – la Biennale di Venezia
L'arte programmata e cinetica è una corrente artistica internazionale che si è affermata e ha trovato diffusione verso la fine degli anni Cinquanta, soprattutto a opera di artisti come Victor Vasarely, Bruno Munari, Jesùs Rafael Soto, Enzo Mari, Paul Bury. Questi artisti sperimentano una gamma ricchissima di possibilità di movimento nell'opera d'arte, da quelle meccaniche a quelle luminose o elettromagnetiche, dando vita a strutture mobili e continuamente variabili, ma che obbediscono a un calcolo e a un programma rigorosi, di tipo quasi scientifico.
Olivetti in quel periodo era un riferimento naturale in Italia come luogo dove si combinavano felicemente estetica, produzione e mercato secondo la lezione di Adriano Olivetti e infatti l'azienda fece girare la mostra in molte sue sedi italiane, europee e statunitensi.
Le opere esposte appartengono agli artisti del Gruppo T (Anceschi, Boriani, Colombo, De Vecchi, Varisco), del Gruppo N (Biasi, Chiggio, Costa, Landi, Massironi), oltre a Munari, Mari e Alviani.
Verranno allestite 13 opere scelte dai curatori Marco Meneguzzo, critico d'arte, curatore e docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Brera, Enrico Morteo, architetto, storico e critico di design e architettura e Alberto Saibene, storico dell'industria, autore di documenti televisivi, organizzazione culturale di festival e incontri letterari.
Altri materiali affiancheranno le opere come il cortometraggio prodotto dalla Olivetti nel 1962 in occasione della mostra; il documentario su Elea 9000, primo computer main frame prodotto da Olivetti, regia di Nelo Risi, musiche di Luciano Berio; i programmi originali della mostra con la grafica di Enzo Mari; le fotografie di Mario Dondero dell'inaugurazione della mostra di Milano.
a cura di Marco Meneguzzo, Enrico Morteo e Alberto Saibene
Negozio Olivetti
piazza San Marco 101 - Venezia
dal 30 agosto al 14 ottobre 20112
Dal 30 agosto al 14 ottobre - La mostra “Programmare l'arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche” riprende, a cinquant'anni di distanza, l'esposizione che ebbe luogo nel Negozio Olivetti di Milano e poi in quello di piazza San Marco nel 1962, curata al tempo da Bruno Munari e corredata da un testo in catalogo a firma di Umberto Eco.
La mostra è un evento collaterale della 13. Mostra Internazionale di Architettura – la Biennale di Venezia
L'arte programmata e cinetica è una corrente artistica internazionale che si è affermata e ha trovato diffusione verso la fine degli anni Cinquanta, soprattutto a opera di artisti come Victor Vasarely, Bruno Munari, Jesùs Rafael Soto, Enzo Mari, Paul Bury. Questi artisti sperimentano una gamma ricchissima di possibilità di movimento nell'opera d'arte, da quelle meccaniche a quelle luminose o elettromagnetiche, dando vita a strutture mobili e continuamente variabili, ma che obbediscono a un calcolo e a un programma rigorosi, di tipo quasi scientifico.
Olivetti in quel periodo era un riferimento naturale in Italia come luogo dove si combinavano felicemente estetica, produzione e mercato secondo la lezione di Adriano Olivetti e infatti l'azienda fece girare la mostra in molte sue sedi italiane, europee e statunitensi.
Le opere esposte appartengono agli artisti del Gruppo T (Anceschi, Boriani, Colombo, De Vecchi, Varisco), del Gruppo N (Biasi, Chiggio, Costa, Landi, Massironi), oltre a Munari, Mari e Alviani.
Verranno allestite 13 opere scelte dai curatori Marco Meneguzzo, critico d'arte, curatore e docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Brera, Enrico Morteo, architetto, storico e critico di design e architettura e Alberto Saibene, storico dell'industria, autore di documenti televisivi, organizzazione culturale di festival e incontri letterari.
Altri materiali affiancheranno le opere come il cortometraggio prodotto dalla Olivetti nel 1962 in occasione della mostra; il documentario su Elea 9000, primo computer main frame prodotto da Olivetti, regia di Nelo Risi, musiche di Luciano Berio; i programmi originali della mostra con la grafica di Enzo Mari; le fotografie di Mario Dondero dell'inaugurazione della mostra di Milano.