FORMA 1
Albanese Arte
via XX Settembre 25 - Matera
dal 9 giugno al 31 agosto 2012
La galleria Albanese Arte inaugura il 9 giugno 2012 alle ore 19.00 presso la propria sede a Matera in via XX Settembre 25 la mostra collettiva dal titolo “Forma 1” degli artisti Accardi, Consagra, Dorazio, Perilli, Sanfilippo e Turcato.
La mostra dedicata ai celebri artisti di Piazza del Popolo propone un percorso di 30 opere scelte tra importanti pastelli e acquarelli degli anni ’50 fino ai capolavori su tela, dagli anni ’70 ai più recenti dei primi anni duemila che ripercorrono in modo dettagliato il culto artistico di ricerca e di pensiero con il quale gli artisti “formalisti” esaltavano la questione della forma e dello spazio.
Sessant’anni dopo la firma del manifesto Formalista del 1947 la Galleria Albanese inaugura una collettiva dedicata a quelli che la storia dell’arte italiana definisce ormai i maestri del gruppo Forma 1. Rivedere insieme il loro lavoro significa oggi, da un lato ritrovare le tracce di quel linguaggio comune che aveva impregnato di sé l’atto di nascita del Manifesto del 1947, dall’altro l’opportunità di riconoscere la personale declinazione che ognuno dei maestri volle dare alla vocazione astrattista da cui tutti erano stati guidati.
La mostra proposta dalla galleria Albanese si configura - in questo vuoto d’idee che sembra ormai aver deturpato tanto lo scenario politico che quello culturale - come uno stimolo ad aprire un vivificante spazio di confronto capace di riallacciare un legame con quella grande stagione creativa che fu il Dopoguerra Italiano, una sintesi finalmente scevra da ogni sorta di polemica, ora che quel dibattito socio-culturale di cui si vide protagonista il gruppo Forma 1 può essere letto con il giusto distacco spenta ormai la forte carica ideologica che lo investì.
La fine del Comunismo almeno come “prassi” e l’affermarsi prepotente dell’astrattismo in tutte le sue varie forme sono lì a dimostrare come quei giovani artisti avessero capito – o meglio ancora - intuito (elemento indispensabile del fare arte) – come le coscienze per essere tali non possono che alimentarsi di cultura e libertà di scelta.
Albanese Arte
via XX Settembre 25 - Matera
dal 9 giugno al 31 agosto 2012
La galleria Albanese Arte inaugura il 9 giugno 2012 alle ore 19.00 presso la propria sede a Matera in via XX Settembre 25 la mostra collettiva dal titolo “Forma 1” degli artisti Accardi, Consagra, Dorazio, Perilli, Sanfilippo e Turcato.
La mostra dedicata ai celebri artisti di Piazza del Popolo propone un percorso di 30 opere scelte tra importanti pastelli e acquarelli degli anni ’50 fino ai capolavori su tela, dagli anni ’70 ai più recenti dei primi anni duemila che ripercorrono in modo dettagliato il culto artistico di ricerca e di pensiero con il quale gli artisti “formalisti” esaltavano la questione della forma e dello spazio.
Sessant’anni dopo la firma del manifesto Formalista del 1947 la Galleria Albanese inaugura una collettiva dedicata a quelli che la storia dell’arte italiana definisce ormai i maestri del gruppo Forma 1. Rivedere insieme il loro lavoro significa oggi, da un lato ritrovare le tracce di quel linguaggio comune che aveva impregnato di sé l’atto di nascita del Manifesto del 1947, dall’altro l’opportunità di riconoscere la personale declinazione che ognuno dei maestri volle dare alla vocazione astrattista da cui tutti erano stati guidati.
La mostra proposta dalla galleria Albanese si configura - in questo vuoto d’idee che sembra ormai aver deturpato tanto lo scenario politico che quello culturale - come uno stimolo ad aprire un vivificante spazio di confronto capace di riallacciare un legame con quella grande stagione creativa che fu il Dopoguerra Italiano, una sintesi finalmente scevra da ogni sorta di polemica, ora che quel dibattito socio-culturale di cui si vide protagonista il gruppo Forma 1 può essere letto con il giusto distacco spenta ormai la forte carica ideologica che lo investì.
La fine del Comunismo almeno come “prassi” e l’affermarsi prepotente dell’astrattismo in tutte le sue varie forme sono lì a dimostrare come quei giovani artisti avessero capito – o meglio ancora - intuito (elemento indispensabile del fare arte) – come le coscienze per essere tali non possono che alimentarsi di cultura e libertà di scelta.