martedì 1 maggio 2012

VIDEOARTE AFRICANA - LUCCA CENTER FOR CONTEMPORARY ART



VIDEOARTE AFRICANA
Still Fighting Ignorance & Intellectual Perfidy
a cura di Kisito Assangni
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art
via della Fratta 36 - Lucca
dal 2 al 27/5/2012

Uno sguardo sulla videoarte africana per riportare l’attenzione sui nuovi mezzi della comunicazione artistica del continente nero e dare una inedita visione dell’Africa attuale, lontana dai cliché dell’immagine post-coloniale. Questo vuole fare “Still Fighting Ignorance & Intellectual Perfidy” [SFIP], il progetto ideato dal giovane curatore togolese Kisito Assangni che ha coinvolto 15 videoartisti africani che vivono tra Africa, Europa e America: Jude Anogwih, Younes Baba-Ali, Saidou Dicko, Ndoye Douts, Kokou Ekouagou, Mohamed El Baz, Samba Fall, Nicene Kossentini, Kai Lossgott, Michele Magma, Nathalie Mba Bikoro, Johan Thom, Saliou Traoré, Guy Woueté, Ezra Wube.
Dal 2 al 27 maggio 2012 la Sala videoarte del Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art proietterà (con ingresso libero) i video selezionati per questa rassegna che ha già fatto tappa in Svezia, Messico, Estonia, Romania, Ucraina e Stati Uniti.
“La rivoluzione tecno-culturale – sottolinea Assangni – ha democratizzato la pratica culturale e artistica attraverso il quotidiano accesso ai nuovi media. Allo stesso tempo la presenza pervasiva della tecnologia nelle nostre vite ha fatto sorgere le questioni delle privacy, della sorveglianza, della proprietà, del dominio dei media occidentali nella globalizzazione così come del privilegio dell’accesso nel mondo sviluppato”.
E così il progetto [SFIP] si pone come strumento per la diffusione a livello mondiale di nuove esperienze attraverso cortometraggi e video che si focalizzano sulle prospettive estetiche e metodologiche per “combattere l’ignoranza e la perfidia intellettuale” nell’arte africana contemporanea. Un modo per raccontare la storia dell’Africa e la relazione tra tradizione e modernità attraverso le lenti dei nuovi media considerati come una risorsa aggiuntiva alla scultura e alla pittura nella ricerca creativa africana.
In un’era di migrazione inter-culturale, [SFIP] indaga il problema del rapporto tra il sé e la società. I temi affrontati dalla maggior parte dei video riguardano infatti i concetti di diversità, identità, tolleranza e socialità. Gli artisti riflettono sul significato di “luogo” e sul proprio senso di appartenenza partendo dal presupposto che viviamo in un mondo sempre più interconnesso.

Artista e curatore togolese, Kisito Assangni si è formato a Lomé e a Parigi. I suoi lavori sono incentrati sul tema dell'impatto post-globalizzazione e sulla “psicogeografia”, concetto definito nel 1955 dallo scrittore francese situazionista Guy Débord. I suoi progetti sono stati esposti a livello internazionale in diverse sedi tra cui l’ICA-Institute of Contemporary Arts a Londra, l’Arnot Art Museum di New York, il Musée des Arts Derniers di Parigi, il Museum of Contemporary Art di Sydney, il National Museum of Contemporary Art di Seoul, l’Arad Art Museum di Arad (Romania), il Museo ExTeresa Arte Actual di Città del Messico. Kisito è l’ideatore/curatore dei progetti “Time is Love Screening” e “SFIP”. Vive tra Londra, Lomé e Parigi.