TEATRO PERSONA
Scrittura di scena e presenze riverberanti
a cura di Fernando Marchiori
Titivillus, febbraio 2012
collana "Altre visioni"
Una delle più originali formazioni del nuovo panorama teatrale italiano viene presentata dallo studioso che ne ha seguito la crescita artistica e l’affermazione prima in Italia, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti, e poi sui palcoscenici nazionali e internazionali, dalla Corea alla Russia, dalla Polonia alle lunghe tournée in Francia. Come in altri fortunati volumi (alcuni dei quali editi da Titivillus), Fernando Marchiori ha incrociato con la propria prospettiva critica gli sguardi degli stessi protagonisti e quelli di altri studiosi e testimoni d’eccezione, come Yves Lebreton, Grazia Marchianò, Donata Feroldi, raccolti anche nella forma immediata e accattivante della conversazione. Ne esce un percorso di analisi serrata e nello stesso tempo di affascinante narrazione del fare teatro quale esperienza umana e professionale. Un’arte, nel caso di Teatropersona, sempre tesa a creare il vuoto attraverso la forma, mettendo al centro la presenza riverberante dell’attore-talismano «che non rappresenta nulla, semplicemente è ciò che esprime».
Scrittura di scena e presenze riverberanti
a cura di Fernando Marchiori
Titivillus, febbraio 2012
collana "Altre visioni"
Una delle più originali formazioni del nuovo panorama teatrale italiano viene presentata dallo studioso che ne ha seguito la crescita artistica e l’affermazione prima in Italia, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti, e poi sui palcoscenici nazionali e internazionali, dalla Corea alla Russia, dalla Polonia alle lunghe tournée in Francia. Come in altri fortunati volumi (alcuni dei quali editi da Titivillus), Fernando Marchiori ha incrociato con la propria prospettiva critica gli sguardi degli stessi protagonisti e quelli di altri studiosi e testimoni d’eccezione, come Yves Lebreton, Grazia Marchianò, Donata Feroldi, raccolti anche nella forma immediata e accattivante della conversazione. Ne esce un percorso di analisi serrata e nello stesso tempo di affascinante narrazione del fare teatro quale esperienza umana e professionale. Un’arte, nel caso di Teatropersona, sempre tesa a creare il vuoto attraverso la forma, mettendo al centro la presenza riverberante dell’attore-talismano «che non rappresenta nulla, semplicemente è ciò che esprime».