PER LA CONSERVAZIONE DEI DIPINTI
Esperienze e progetti del Laboratorio dell’OPD (2002-2012)
Auditorium di sant’Apollonia
via San Gallo 25 - Firenze
mercoledì 5 dicembre 2012, ore 9,30
L’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro è oggi un Istituto Centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con le funzioni istituzionali di eseguire interventi di conservazione e restauro, della ricerca, sia pura sia applicata, e della formazione dei restauratori tramite la Scuola di Alta Formazione. Una delle radici storiche dell’attuale OPD è costituita dal Gabinetto di restauro dei dipinti, fondato con uno spirito innovativo e scientifico da Ugo Procacci all’interno della Soprintendenza fiorentina, che iniziò l’attività nel 1932. Nel 1975 il Gabinetto di restauro e l’antico Opificio si fusero insieme, creando così la realtà moderna dell’OPD, grazie all’opera di Giovanni Spadolini ed Umberto Baldini.
Nella grande mostra di restauri del 1972, “Firenze Restaura”, Umberto Baldini intese ricordare tale evento inserendo il sottotitolo “Il Laboratorio nel suo quarantennio”, anche come omaggio al suo maestro Procacci che era appena andato in pensione. Lo stesso Baldini rinforzò la celebrazione di tale ricorrenza organizzando dieci anni dopo, nel 1982, l’interessante mostra “Metodo e Scienza. Operatività e ricerca nel restauro”, nella quale poneva le basi teoriche e metodologiche dell’attività del rinnovato istituto fiorentino.
Da allora la scadenza decennale è stata l’occasione per fare il punto sul cammino percorso dal laboratorio di restauro dei dipinti dell’OPD e, nel contempo, per indicare le linee di attività e di ricerca per il futuro. Così nel 1992 venne organizzata una giornata di studio, i cui Atti sono poi stati pubblicati nella rivista “O.P.D. Restauro” del 1993, per la presentazione del volume “Problemi di Restauro”. In esso, che ha avuto una notevole fortuna editoriale, il Laboratorio presentava i suoi risultati nei vari campi tecnici di attività, segnalando gli indirizzi opportuni per un futuro miglioramento. Dieci anni dopo, nel 2002, una affollatissima giornata di studio fu organizzata presso il Palazzo dei Congressi, nella quale fu presentata una selezione dei principali progetti di restauro appena completati ed in corso; gli atti furono poi pubblicati con il titolo “Restauri e ricerche. Dipinti su tela e tavola”, edito nel 2003.
La ricorrenza del 2012 verrà celebrata con una giornata di studio dal titolo “Per la conservazione dei dipinti. Esperienze e progetti del Laboratorio dell’OPD (1932-2012)” nella quale, dopo il saluto delle Autorità, verrà presentata nella mattina una selezione dei più interessanti progetti recentemente compiuti, e nel pomeriggio, una sintetica rassegna di quelli in corso, concludendo con una anteprima sul restauro dell’Adorazione dei Magi di Leonardo, della quale è appena iniziata la pulitura.
Saremo onorati da alcune illustri partecipazioni, quali quelle del Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, arch. Antonia Pasqua Recchia, dell’Assessore alla Cultura della Regione Toscana, dr.ssa Cristina Scaletti, della Direttrice dell’ISCR, arch. Gisella Capponi, della Direttrice Regionale dei Beni Culturali, dr.ssa Isabella Lapi, della Soprintendente del Polo Museale fiorentino, dr.ssa Cristina Acidini, e del Direttore dei Musei Vaticani, prof. Antonio Paolucci. I lavori della giornata saranno condotti da due ex- Soprintendenti dell’OPD: Bruno Santi e Giorgio Bonsanti.
Il significato della giornata di studi, al di là dell’aspetto celebrativo, risiede nella volontà di comunicare al pubblico, semplici interessati ed addetti ai lavori, l’attività svolta dal Laboratorio, per la necessità etica di rendere conto, da istituto pubblico, del proprio operato con la massima trasparenza, secondo la lucida intuizione del fondatore Procacci, per cui esso doveva essere un laboratorio “dalle porte aperte”, e per sensibilizzare la pubblica opinione sulle capacità e sulle problematiche della conservazione dei dipinti oggi.
Il compito a cui l’OPD è chiamato, e cioè la conservazione e la trasmissione al futuro del patrimonio artistico nazionale, non potrà essere svolto senza la condivisione di tali valori da parte della società e la collaborazione di tutte le migliori forze del Paese.
Marco Ciatti
Soprintendente Opificio Pietre Dure