VIRGINIA WOOLF
ROGER FRY
Eliot, 2012
Artista e critico d’arte, membro del Bloomsbury Group, Roger Fry è stato uno dei personaggi più influenti del panorama artistico europeo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Fu lui a dare la definizione di “Post-impressionismo” al movimento che riuniva Cézanne, Gauguin, Munch, Van Gogh e altri. Il celebre storico dell’arte Kenneth Clark descrisse l’apporto di Fry alla cultura dell’epoca come “la più grande influenza sul gusto dai tempi di Ruskin. […] Nella misura in cui il gusto può essere cambiato da un uomo, questo è stato cambiato da Roger Fry”. Virginia Woolf è stata per molti anni amica intima del grande critico e artista inglese. Dopo la sua morte decise di scriverne la biografia, tracciando quello che a oggi rimane il documento definitivo sull’artista, sull’uomo, sulle intime sofferenze che hanno segnato la sua esistenza, sulle sue battaglie, sulla sua generosità di spirito, sulla sua opera e sull’influenza da lui avuta nello sviluppo dell’arte europea moderna e contemporanea. Il talento della Woolf come biografa, già cimentato in opere come Orlando e Flush, scende qui a patti con il suo estro poetico pervasivo, con la sua scrittura unica, intrisa di lirismo e sempre proiettata alla sperimentazione, a una ricerca mai abbandonata sulle infinite possibilità dell’arte narrativa. Una “lotta”, tra i diversi talenti della Woolf, che conferisce a questa biografia, oltre all’indiscussa necessità storica e documentale, un incommensurabile valore letterario.