MALEBOLGE
Diabasis, 1/4/2011
fuori collana
La fondazione di «Malebolge» si deve a cinque scrittori, quattro emiliani che vivevano tra Parma, Reggio e Bologna – Adriano Spatola, Corrado Costa, Ennio (Nanni) Scolari, Giorgio Celli – e un milanese, il poeta Antonio Porta. L'atto di nascita, a Reggio Emilia, porta la data del 24 marzo 1964, l'ultima uscita è della primavera del 1967. Della rivista, voce di una parte del Gruppo 63, uscirono in tutto quattro numeri: i primi due nel '64, un numero doppio nel '66 e un solo numero della nuova serie nel 1967. «Malebolge» pubblicava non solo scritti poetici e narrativi degli stessi redattori (nella sezione "Testi" poesie e prose di autori pressoché esordienti, nella sezione "Pretesti" brevi saggi critici o teorici), ma anche gli interventi dei convegni tenuti dal Gruppo 63 e organizzati in quegli anni, come quello di Reggio Emilia del 1964 e quello della Spezia del 1966. La redazione era curata graficamente da Giovanni Anceschi.
I cinque numeri di «Malebolge» si ripresentano a noi come un indice del tempo, un atlante di cose emerse e di cose da fare, cose immaginate da quegli autori che dell'arte letteraria o teatrale o puramente visiva avevano fatto una tecnica per il superamento dell'esistente in accezione sociale oltre che artistica.