lunedì 2 dicembre 2013

BRUNO CATTANI: PLAYING DREAMS - VISIONQUEST, GENOVA



BRUNO CATTANI
PLAYING DREAMS
VisionQuest
piazza Invrea - Genova
dal 27/11/2013 al 25/1/2014

“Le prime tracce dell'attività poetica dell'uomo sono nel gioco del bambino . Il bambino impegnato nel gioco si comporta come un poeta: si costruisce un proprio mondo, o meglio, dà a suo piacere un nuovo assetto alle cose del suo mondo.”
(Freud “Il poeta e la fantasia”)

Le fotografie di Bruno Cattani ci fanno entrare nella poesia del mondo dei bambini; i bambini sanno trasformare il mondo, partendo da piccole cose, da oggetti che, mentre i bambini giocano, diventano altro, assumono nuovi significati e prendono vita .
Questa magia accade in ogni luogo dov'è un bambino che gioca, in casa, nel nido, nella scuola dell'infanzia, nella stanza di psicoterapia infantile e accade da sempre, in ogni tempo, come testimoniano i giocattoli nelle tombe egizie di migliaia di anni fa, fino all'età contemporanea dell'industria dei giocattoli e dei personaggi dei cartoons.
Cattani è riuscito a cogliere gli oggetti-giocattolo dopo che sono stati trasformati dal gioco dei bambini. I giocattoli in sé, se non sono stati usati, giocati, non hanno vita, sono tutti uguali, sono oggetti concreti, ma se un bambino li ha toccati, amati, sbattuti, trasformati, vivono; i segni delle emozioni, delle fantasie che hanno rappresentato nel gioco e che il bambini hanno vissuto attraverso di loro, lasciano una traccia, che si vede e che si “sente”, nel colore, nella forma, nella posizione in cui sono rimasti. E' questa la poesia della fotografia di Cattani, perchè coglie e rende visibile l'incantesimo di queste tracce. Sono tracce di piacere, di gioia, di avventura, di coraggio, ma anche di paura, di tristezza, di angoscia.
Nel gioco i bambini riproducono simbolicamente fantasie, paure, desideri, esperienze, e nel farlo si servono dello stesso linguaggio e della stessa forma di espressione arcaica e filogeneticamente acquisita che ci è ben nota nei sogni. Il gioco del bambino si può assimilare al sogno dell'adulto. Le fantasie consce e inconsce del bambino e le sue rappresentazioni mentali trovano nel gioco la loro messa in scena, così come il sogno è la messa in scena della fantasia inconscia dell'adulto. “ Noi possiamo capire completamente ciò che i bambini esprimono con il gioco se lo affrontiamo col metodo elaborato da Freud per svelare i sogni" (M. Klein). Lo strumento essenziale per la psicoterapia infantile è il gioco, mentre la psicoanalisi degli adulti è fondata sui sogni. Si pensa che sia impossibile fotografare i sogni, Cattani riesce a fotografare i sogni dei bambini.
Il giocattolo, il giocare, rappresenta la transizione tra il desiderio e la realtà, ne garantisce la possibilità. Il processo di transizione si gioca sul limite, un margine segreto e individuale dove si sperimenta una solitudine non pericolosa, non minacciante, un luogo in cui ognuno di noi è totale padrone di sé stesso, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, è la matrice della produzione della mente umana, della cultura e dell'arte.
Le fotografie di Cattani ci permettono di vedere, sentire il “segno” del sogno, il segno della vita più profonda negli oggetti preziosi ai bambini, quindi preziosi a ognuno di noi.

Piergiuseppina Fagandini

Bruno Cattani vive e lavora a Reggio Emilia. Inizia a fotografare nel 1982 ed è fotogiornalista dal 1988. Nel 1996 partecipa ad una ricerca fotografica sui Musei di Reggio Emilia, iniziando la sua ricerca su “I luoghi dell’arte”. Negli anni riceve numerosi incarichi di ricerca fotografica in musei quali il Musée Rodin, il Musée du Louvre, l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, l’Istituto Nazionale per la Grafica, il Pergamonmuseum di Berlino e la Soprintendenza Archeologica di Pompei. E’ presente nell’esposizione D’après l’Antique al Museo du Louvre e, nello stesso anno, la sua mostra ‘L’arte dei luoghi’ è inserita all’interno del programma del Mois de la Photo di Parigi. Nel 2005 inizia la sua ricerca sulla memoria che si snoda come un viaggio all’interno del ricordo nel quale egli cerca di far rivivere il passato emozionale con un’immagine narrativa ed evocativa. Nella primavera 2010 si tiene la mostra personale ‘Memorie’ con un libro edito da Allemandi a cura di Sandro Parmiggiani. Partecipa alla terza edizione di Reggio Emilia - Fotografia Europea. Attualmente lavora per importanti studi di architettura (Studio Isola Architetti di Torino). Sue fotografie sono conservate presso: Archives Photographiques du Musée du Louvre, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, The New York Public Library for the Performing Arts, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Bibliotéque Nationale de France di Parigi, Musée Réattu d’Arles, Musée de la photographie di Charleroi, Musée Nicephore Niépce Ville de Chalon sur Saône, Maison Europeenne de la Photographie di Parigi, Polaroid Collections, Stati Uniti Museum of Photography, Museo di Thessaloniki (Grecia). Nel 2011 viene invitato da Italo Zannier a partecipare alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.