MARCO GASTINI
CARTE
T.A.C. arte contemporanea
via Marconi, 15 - Perugia
dal 6/7/2013 al 27/7/2013
Per la prima volta Gastini espone con una personale in Umbria, dove già lo si era visto alla Biennale di Gubbio del 1994, con una sala, e alla Rocca Paolina, prima in Trilogia 3 poi in Le soglie della pittura. 1968-1998, mostre curate da Giorgio Bonomi che, in questa occasione, ha redatto il testo del catalogo.
Ora Gastini espone un genere di lavori a lui caro fin dagli esordi: opere su carta. Queste in prevalenza sono dipinte con il blu che è, da sempre, il colore preferito da Gastini, tanto che, come afferma Bonomi, “si deve oramai parlare di un blu-Gastini come si parla di un blu-Klein”.
Anche le sue carte, come le altre opere su supporti diversi come il legno, l’ardesia, la tela eccetera, sono il luogo in cui, oltre al colore e ai segni, si allocano materiali, tra i più vari e differenti.
Nella mostra di Perugia, sono presentate 11 opere di diverse misure, così da poter godere di una visione complessiva di questo artista autonomo e poco classificabile in qualche gruppo o corrente: certamente è stato tra i protagonisti della pittura analitica, le sue opere si presentano con le caratteristiche che si attribuiscono all’informale ed anche con quelle dell’arte povera, tuttavia non si è mai identificato, né noi possiamo farlo, in qualcuna di queste tendenze, avendo continuamente articolato la sua ricerca in maniera del tutto personale e indipendente, ma non solitaria: non a caso Gastini può ritenersi una delle figure all’apice dell’arte italiana, e non solo.
CARTE
T.A.C. arte contemporanea
via Marconi, 15 - Perugia
dal 6/7/2013 al 27/7/2013
Per la prima volta Gastini espone con una personale in Umbria, dove già lo si era visto alla Biennale di Gubbio del 1994, con una sala, e alla Rocca Paolina, prima in Trilogia 3 poi in Le soglie della pittura. 1968-1998, mostre curate da Giorgio Bonomi che, in questa occasione, ha redatto il testo del catalogo.
Ora Gastini espone un genere di lavori a lui caro fin dagli esordi: opere su carta. Queste in prevalenza sono dipinte con il blu che è, da sempre, il colore preferito da Gastini, tanto che, come afferma Bonomi, “si deve oramai parlare di un blu-Gastini come si parla di un blu-Klein”.
Anche le sue carte, come le altre opere su supporti diversi come il legno, l’ardesia, la tela eccetera, sono il luogo in cui, oltre al colore e ai segni, si allocano materiali, tra i più vari e differenti.
Nella mostra di Perugia, sono presentate 11 opere di diverse misure, così da poter godere di una visione complessiva di questo artista autonomo e poco classificabile in qualche gruppo o corrente: certamente è stato tra i protagonisti della pittura analitica, le sue opere si presentano con le caratteristiche che si attribuiscono all’informale ed anche con quelle dell’arte povera, tuttavia non si è mai identificato, né noi possiamo farlo, in qualcuna di queste tendenze, avendo continuamente articolato la sua ricerca in maniera del tutto personale e indipendente, ma non solitaria: non a caso Gastini può ritenersi una delle figure all’apice dell’arte italiana, e non solo.
