Memoriale dal Convento
GIOVANNI ANSELMO
a cura di Lodovico Pratesi
Centro per l'arte contemporanea Il Conventino
via Conventino 3 - Monteciccardo
dal 30 giugno all'1 settembre 2013
Il progetto Memoriale dal Convento giunge al suo settimo appuntamento, dopo aver realizzato sei mostre personali di protagonisti italiani dell’arte contemporanea internazionale, chiamati a confrontarsi con gli spazi intimi e rarefatti del Conventino: Enzo Cucchi, Ettore Spalletti, Mario Merz, Giulio Paolini, Jannis Kounellis ed Eliseo Mattiacci.
Concepito appositamente per gli spazi di Monteccicardo, il progetto riunisce una serie di sculture realizzate da Giovanni Anselmo tra gli anni Sessanta ed oggi, ispirate al rapporto tra l’uomo e la natura, la percezione e il linguaggio e le relazioni poetiche e concettuali dei materiali. “Le mie opere sono in funzione dell’energia: non rappresentare la realtà ma presentarla” afferma l’artista “Noi esseri umani siamo fatti di organico e inorganico, e così le mie opere”.
Anselmo ha scelto di creare un percorso cronologico all’interno del Conventino, che si apre con l’opera Direzione, emblematica della poetica dell’artista, come una sorta di introduzione all’evoluzione del suo lavoro. Si prosegue con l’installazione Il Sentiero verso Oltremare seguita dalle opere a parete Tut to e Particolare del lato in alto della prima I di Infinito, per terminare con l’opera Senza Titolo, dedicata alla trasparenza e alle tensione tra materiali diversi.
Come in occasione delle precedenti edizioni e con il contributo della casa editrice Silvana Editoriale, verrà realizzato un catalogo a documentazione della mostra.
Giovanni Anselmo è nato a Borgofranco d'Ivrea nel 1934.
Dopo aver sperimentato da autodidatta la pittura e la grafica si è dedicato a ricerche concettuali, mettendo in luce l'energia insita nella materia attraverso accostamenti di materiali e oggetti di valenza contraria (tecnologici e naturali, pesanti e leggeri, organici e inorganici), in modo da ottenere la massima tensione dal gioco dialettico e dal contrasto fra i diversi elementi.
Ha partecipato a importanti mostre e rassegne (Arte povera, 1967, Genova, galleria La Bertesca; varie edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta di Kassel; Biennale di San Paolo del 1994; Arte italiana. Il visibile e l'invisibile, 1998, Tokyo, Museum of contemporary art; Minimalia. Da Balla a…, 1998, Roma, Palazzo delle esposizioni; Arte povera in collezione, Castello di Rivoli, Museo d'arte contemporanea, 2000-01; On line: drawing through the twentieth century, New York, Museum of modern art 2010).
Le sue opere sono conservate nelle più importanti collezioni internazionali.
Nel 1990 ha ottenuto il premio internazionale alla Biennale di Venezia.
Giovanni Anselmo, Il Sentiero verso Oltremare, 1992-2013 – foto Michele Alberto Sereni
GIOVANNI ANSELMO
a cura di Lodovico Pratesi
Centro per l'arte contemporanea Il Conventino
via Conventino 3 - Monteciccardo
dal 30 giugno all'1 settembre 2013
Il progetto Memoriale dal Convento giunge al suo settimo appuntamento, dopo aver realizzato sei mostre personali di protagonisti italiani dell’arte contemporanea internazionale, chiamati a confrontarsi con gli spazi intimi e rarefatti del Conventino: Enzo Cucchi, Ettore Spalletti, Mario Merz, Giulio Paolini, Jannis Kounellis ed Eliseo Mattiacci.
Concepito appositamente per gli spazi di Monteccicardo, il progetto riunisce una serie di sculture realizzate da Giovanni Anselmo tra gli anni Sessanta ed oggi, ispirate al rapporto tra l’uomo e la natura, la percezione e il linguaggio e le relazioni poetiche e concettuali dei materiali. “Le mie opere sono in funzione dell’energia: non rappresentare la realtà ma presentarla” afferma l’artista “Noi esseri umani siamo fatti di organico e inorganico, e così le mie opere”.
Anselmo ha scelto di creare un percorso cronologico all’interno del Conventino, che si apre con l’opera Direzione, emblematica della poetica dell’artista, come una sorta di introduzione all’evoluzione del suo lavoro. Si prosegue con l’installazione Il Sentiero verso Oltremare seguita dalle opere a parete Tut to e Particolare del lato in alto della prima I di Infinito, per terminare con l’opera Senza Titolo, dedicata alla trasparenza e alle tensione tra materiali diversi.
Come in occasione delle precedenti edizioni e con il contributo della casa editrice Silvana Editoriale, verrà realizzato un catalogo a documentazione della mostra.
Giovanni Anselmo è nato a Borgofranco d'Ivrea nel 1934.
Dopo aver sperimentato da autodidatta la pittura e la grafica si è dedicato a ricerche concettuali, mettendo in luce l'energia insita nella materia attraverso accostamenti di materiali e oggetti di valenza contraria (tecnologici e naturali, pesanti e leggeri, organici e inorganici), in modo da ottenere la massima tensione dal gioco dialettico e dal contrasto fra i diversi elementi.
Ha partecipato a importanti mostre e rassegne (Arte povera, 1967, Genova, galleria La Bertesca; varie edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta di Kassel; Biennale di San Paolo del 1994; Arte italiana. Il visibile e l'invisibile, 1998, Tokyo, Museum of contemporary art; Minimalia. Da Balla a…, 1998, Roma, Palazzo delle esposizioni; Arte povera in collezione, Castello di Rivoli, Museo d'arte contemporanea, 2000-01; On line: drawing through the twentieth century, New York, Museum of modern art 2010).
Le sue opere sono conservate nelle più importanti collezioni internazionali.
Nel 1990 ha ottenuto il premio internazionale alla Biennale di Venezia.
Giovanni Anselmo, Il Sentiero verso Oltremare, 1992-2013 – foto Michele Alberto Sereni