REGINA JOSÉ GALINDO
RAICES
a cura di Giulia Ingarao, Paola Nicita, Diego Sileo
Orto Botanico
via Lincoln 2/A - Palermo
giovedì 23 aprile 2015, ore 17,00
La performance Raíces, appositamente ideata per l’Orto Botanico di Palermo, recupera il rapporto con la natura, uno degli aspetti centrali del lavoro nell'opera di Regina José Galindo, che - inserendosi nel solco di una tradizione già forte nella ricerca delle artiste storiche del Sud America - ha sempre guardato alla natura generatrice, forte e accogliente come “luogo” d'elezione. L'Orto Botanico di Palermo, che per la sua particolare collocazione si trova a far da cerniera tra il mare e la città, ospita specie di piante provenienti da tutto il mondo, microcosmo naturale di un giardino universale che nasce per dono e per incontro. È qui che Regina José Galindo, insieme ad un gruppo di performer che rappresenteranno le differenti etnie della città di Palermo, racconterà una storia antichissima eppur attuale, in cui corpi, foglie e terra di molti mondi recuperano il lessico comune per manifestare la propria esistenza e per rintracciare radici comuni.
La performance si concentra sul più ampio significato di sradicamento: l'artista propone una riflessione a partire del parallelismo tra le piante presenti nell'Orto Botanico - che provengono da tutto il mondo (molte trasportate qui illegalmente dalla fine del XVIII secolo) e che oggi costituiscono il paesaggio dell'Orto - e le comunità straniere radicate a Palermo.
“La performance – dice l’artista - aspira a dimostrare come anche l’essere umano potrebbe vivere in questa armonia delle differenze, gettare le radici in qualsiasi contesto e crescere in armonia sia col contesto che con le altre comunità. Non importa da dove veniamo, possiamo vivere bene insieme al di là delle origini perché si costituisce un’origine comune che somma le diversità”.
RAICES
a cura di Giulia Ingarao, Paola Nicita, Diego Sileo
Orto Botanico
via Lincoln 2/A - Palermo
giovedì 23 aprile 2015, ore 17,00
La performance Raíces, appositamente ideata per l’Orto Botanico di Palermo, recupera il rapporto con la natura, uno degli aspetti centrali del lavoro nell'opera di Regina José Galindo, che - inserendosi nel solco di una tradizione già forte nella ricerca delle artiste storiche del Sud America - ha sempre guardato alla natura generatrice, forte e accogliente come “luogo” d'elezione. L'Orto Botanico di Palermo, che per la sua particolare collocazione si trova a far da cerniera tra il mare e la città, ospita specie di piante provenienti da tutto il mondo, microcosmo naturale di un giardino universale che nasce per dono e per incontro. È qui che Regina José Galindo, insieme ad un gruppo di performer che rappresenteranno le differenti etnie della città di Palermo, racconterà una storia antichissima eppur attuale, in cui corpi, foglie e terra di molti mondi recuperano il lessico comune per manifestare la propria esistenza e per rintracciare radici comuni.
La performance si concentra sul più ampio significato di sradicamento: l'artista propone una riflessione a partire del parallelismo tra le piante presenti nell'Orto Botanico - che provengono da tutto il mondo (molte trasportate qui illegalmente dalla fine del XVIII secolo) e che oggi costituiscono il paesaggio dell'Orto - e le comunità straniere radicate a Palermo.
“La performance – dice l’artista - aspira a dimostrare come anche l’essere umano potrebbe vivere in questa armonia delle differenze, gettare le radici in qualsiasi contesto e crescere in armonia sia col contesto che con le altre comunità. Non importa da dove veniamo, possiamo vivere bene insieme al di là delle origini perché si costituisce un’origine comune che somma le diversità”.