PAUL SCHEUERMEIER E GERHARD ROHLFS
a cura di Paolo Dell’Elce e Mariano Cipollini
Auditorium 'G. Calogero'
Viale Corrado IV (Ex Anime Sante) Scanno
dal 2/8/2014 al 2/9/2014
In occasione del convegno internazionale “L’Abruzzo dei contadini nelle inchieste etnolinguistiche di Paul Scheuermeier e Gerhard Rohlfs”, organizzato dall’Università degli Studi dell’Aquila, che avrà luogo il 20 settembre 2014 alle ore 10 nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, la Fondazione Genti d’Abruzzo Onlus, sotto la direzione di Ermanno de Pompeis, è lieta di presentare una serie di eventi ad esso collegati per dare vita a quella comunione di arte e storia che ci riporta alle origini del territorio abruzzese. A questo concetto si legano sia il sovracitato convegno, sia il volume dal titolo “Gli Abruzzi dei contadini 1923-1930” in fase di pubblicazione; entrambi si avvalgono del supporto scientifico e della curatela del professor Francesco Avolio e della dott.ssa Anna Rita Severini.
Fortemente volute dal direttore de Pompeis, le mostre fotografiche organizzate in territorio abruzzese, dal titolo IL TEMPO QUI. Gli Abruzzi di Paul Scheuermeier e Gerhard Rohlfs saranno ospitate e inaugurate all’unisono presso i comuni di Civitaquana (PE), Castelli (TE), Scanno (AQ) e Palmoli (CH), dal 2 agosto al 2 settembre 2014 con la curatela di Mariano Cipollini. Le fotografie di P. Scheuermeier e G. Rohlfs, le cui stampe per la realizzazione delle esposizioni sono state curate da Paolo Dell’Elce, ripropongono scenari di vita passata del territorio dei comuni ospitanti dal 1923 al 1930, e “Ci permettono di far riaffiorare quella memoria collettiva del come eravamo e aiutarci a comprendere che il non dimenticare è la chiave indispensabile per riconoscerci, con le nostre peculiarità, in quei valori universali non iscrivibili esclusivamente all’interno di una regione ma rintracciabili nella volontà che accomuna gli uomini nell’affermare un’universale dignità” (Mariano Cipollini)
A coronamento delle quattro vernici, in data 20 settembre 2014, sarà inaugurata a Pescara nelle sale espositive del Museo delle Genti d’Abruzzo, la grande mostra intitolata “Il tempo qui non vale niente” con una più vasta scelta di scatti che spaziano tra gli Abruzzi e i territori confinanti. La mostra, sempre curata e allestita da Mariano Cipollini, si è avvalsa delle competenze tecniche di Alessandra Moscianese e Antonino Cigno.
Un archivio di oltre 200 fotografie di considerevole portata storico-culturale per la riscoperta e la valorizzazione delle radici e della tradizione contadino-pastorale delle terre d’Abruzzo, reso disponibile dall’Archivio AIS dell’Università di Berna, non può che racchiudere scatti che narrano scene di vita quotidiana essenziale, dignitosa, riservata, come specchio della memoria e dell’identità culturale di un popolo, che ci trasportano, come afferma Mariano Cipollini, curatore della mostra “in un tempo dove passato e futuro coincidono. […]L’apparente facilità dei linguaggi utilizzati dai due fotografi non deve trarci in inganno. Non siamo dinanzi ad un semplice esercizio di stile o di mero censimento etnografico. Qui lo scatto fotografico non è solo testimonianza apparente di un passato remoto ma racconto presente per non dimenticare”.
L’importante allestimento non solo fornirà ai visitatori l’occasione per godere della ricca documentazione fotografica messa a disposizione, ma sarà corredato dagli splendidi pezzi della collezione permanente del Museo delle Genti d’Abruzzo comprendente oggetti d'uso nel mondo agro- pastorale ed altri materiali inediti. Tutto ciò contribuirà a ricostruire un quadro d'insieme delle condizioni quotidiane di vita e di lavoro della popolazione degli Abruzzi nelle zone rurali indagate, prima delle profonde trasformazioni economiche e sociali avvenute nel secondo dopoguerra con lo sviluppo industriale.
a cura di Paolo Dell’Elce e Mariano Cipollini
Auditorium 'G. Calogero'
Viale Corrado IV (Ex Anime Sante) Scanno
dal 2/8/2014 al 2/9/2014
In occasione del convegno internazionale “L’Abruzzo dei contadini nelle inchieste etnolinguistiche di Paul Scheuermeier e Gerhard Rohlfs”, organizzato dall’Università degli Studi dell’Aquila, che avrà luogo il 20 settembre 2014 alle ore 10 nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, la Fondazione Genti d’Abruzzo Onlus, sotto la direzione di Ermanno de Pompeis, è lieta di presentare una serie di eventi ad esso collegati per dare vita a quella comunione di arte e storia che ci riporta alle origini del territorio abruzzese. A questo concetto si legano sia il sovracitato convegno, sia il volume dal titolo “Gli Abruzzi dei contadini 1923-1930” in fase di pubblicazione; entrambi si avvalgono del supporto scientifico e della curatela del professor Francesco Avolio e della dott.ssa Anna Rita Severini.
Fortemente volute dal direttore de Pompeis, le mostre fotografiche organizzate in territorio abruzzese, dal titolo IL TEMPO QUI. Gli Abruzzi di Paul Scheuermeier e Gerhard Rohlfs saranno ospitate e inaugurate all’unisono presso i comuni di Civitaquana (PE), Castelli (TE), Scanno (AQ) e Palmoli (CH), dal 2 agosto al 2 settembre 2014 con la curatela di Mariano Cipollini. Le fotografie di P. Scheuermeier e G. Rohlfs, le cui stampe per la realizzazione delle esposizioni sono state curate da Paolo Dell’Elce, ripropongono scenari di vita passata del territorio dei comuni ospitanti dal 1923 al 1930, e “Ci permettono di far riaffiorare quella memoria collettiva del come eravamo e aiutarci a comprendere che il non dimenticare è la chiave indispensabile per riconoscerci, con le nostre peculiarità, in quei valori universali non iscrivibili esclusivamente all’interno di una regione ma rintracciabili nella volontà che accomuna gli uomini nell’affermare un’universale dignità” (Mariano Cipollini)
A coronamento delle quattro vernici, in data 20 settembre 2014, sarà inaugurata a Pescara nelle sale espositive del Museo delle Genti d’Abruzzo, la grande mostra intitolata “Il tempo qui non vale niente” con una più vasta scelta di scatti che spaziano tra gli Abruzzi e i territori confinanti. La mostra, sempre curata e allestita da Mariano Cipollini, si è avvalsa delle competenze tecniche di Alessandra Moscianese e Antonino Cigno.
Un archivio di oltre 200 fotografie di considerevole portata storico-culturale per la riscoperta e la valorizzazione delle radici e della tradizione contadino-pastorale delle terre d’Abruzzo, reso disponibile dall’Archivio AIS dell’Università di Berna, non può che racchiudere scatti che narrano scene di vita quotidiana essenziale, dignitosa, riservata, come specchio della memoria e dell’identità culturale di un popolo, che ci trasportano, come afferma Mariano Cipollini, curatore della mostra “in un tempo dove passato e futuro coincidono. […]L’apparente facilità dei linguaggi utilizzati dai due fotografi non deve trarci in inganno. Non siamo dinanzi ad un semplice esercizio di stile o di mero censimento etnografico. Qui lo scatto fotografico non è solo testimonianza apparente di un passato remoto ma racconto presente per non dimenticare”.
L’importante allestimento non solo fornirà ai visitatori l’occasione per godere della ricca documentazione fotografica messa a disposizione, ma sarà corredato dagli splendidi pezzi della collezione permanente del Museo delle Genti d’Abruzzo comprendente oggetti d'uso nel mondo agro- pastorale ed altri materiali inediti. Tutto ciò contribuirà a ricostruire un quadro d'insieme delle condizioni quotidiane di vita e di lavoro della popolazione degli Abruzzi nelle zone rurali indagate, prima delle profonde trasformazioni economiche e sociali avvenute nel secondo dopoguerra con lo sviluppo industriale.