domenica 8 settembre 2013

EUGENIO CARMI: LA TRASPARENZA INQUIETA - GALLERIA DEL DEPOSITO, GENOVA BOCCADASSE


EUGENIO CARMI
LA TRASPARENZA INQUIETA
a cura di Claudio Cerritelli
Galleria del Deposito
piazza Nettuno 3R - Genova Boccadasse
dal 7/9/2013 al 27/10/2013

Dopo la mostra allestita nel maggio scorso per celebrarne il cinquantenario, la Galleria del Deposito di Boccadasse ospita una mostra di uno dei suoi padri fondatori, Eugenio Carmi.
Artista che fin dalle sue opere degli anni cinquanta è considerato uno dei maestri dell’astrattismo della seconda metà del 900, definisce se stesso “fabbricante di immagini”.
La Galleria del Deposito era una cooperativa di artisti internazionali, voluta da Carmi con l’idea di rendere l’arte – le opere erano multipli e non pezzi unici - accessibile a tutti e si colloca tra i fermenti artistici e intellettuali degli anni sessanta. Con l’entusiasmo e lo spirito di rottura che muoveva le avanguardie di quegli anni. Da vecchio deposito di carbone in riva al mare, nel 1963 fu trasformato in galleria d’arte che ospitava mostre di storica importanza, che interagivano con la vita del borgo, con i pescatori, in una Genova di allora che Carmi, anche con altre iniziative culturali, aveva trasformato in punto di riferimento culturale a livello internazionale.
Fra gli altri, facevano parte della cooperativa artisti come Vasarely, Fontana, Max Bill…
Il titolo di questa mostra di Eugenio Carmi, "La trasparenza inquieta", che inaugura il 7 settembre per concludersi il 27 ottobre, suggerisce subito la particolarità delle opere esposte: si tratta di 11 vetrate che Carmi ha creato, negli anni 2011 e 2012, grazie alla sapiente lavorazione del maestro vetraio Lino Reduzzi nella sua storica officina vetraria di Castel Rozzone.
"Il vetro è un materiale affascinante - racconta Eugenio Carmi - presente in ogni epoca sotto forme diverse. Attraverso la trasparenza del vetro e la luce ho potuto assimilare ancora di più le mie forme e i miei colori alla realtà circostante. E mi ha emozionato vedere le mie opere astratte prendere forma grazie all’antichissima lavorazione del vetro piombato, che ho sempre ammirato nelle cattedrali gotiche".