TAPIÉS. LO SGUARDO DELL'ARTISTA
a cura di Daniela Ferretti, Natasha Hébert, Toni Tàpies, Axel Vervoordt
Palazzo Fortuny
San Marco 3780 - Venezia
dall'1/6/2013 al 24/11/2013
Lo “sguardo” di Antoni Tàpies: ovvero il suo sentire le cose, il suo guardare attorno a sé senza limiti di tempo e di spazio alla ricerca di risposte sull’universo, la natura umana, l’arte, il mistero della vita.
A un anno dalla scomparsa del geniale artista catalano (Barcellona 1923-2012), figura chiave dell’informale internazionale, la Fondazione Musei Civici di Venezia e la Vervoordt Foundation gli rendono omaggio con un’affascinante mostra, che mira a svelare l’essenza dell’arte di questo indiscusso protagonista del Novecento, attraverso il “suo sguardo” e dunque quei riferimenti culturali, artistici, emozionali che egli scorgeva in una pluralità di espressioni o oggetti d’arte – tra i più vari – raccolti nella sua collezione privata. Uno sguardo al tempo stesso esteriore e interiore.
Tàpies, che nella sua lunga vita ha ottenuto i massimi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro per le Belle Arti dal Re Juan Carlos, la Laurea honoris causa dal Royal College of Art di Londra (1981) e il premio per la pittura alla Biennale di Venezia del ’93, si è interrogato costantemente sui misteri dell’esistenza, cercando il tratto comune dell’umanità al di là dei generi, del tempo e del luogo; un senso intrinseco, un “potere universale” nelle cose da cui trarre stimoli e possibili strade. Arte antica, moderna o contemporanea di diversi generi e provenienze da Marcel Duchamp e Paul Klee a Lucio Fontana, da Wassily Kandinsky a Miró, Picasso, Goya, prodotti di culture lontane come l’arte asiatica e africana e ancora musica, poesia, filosofia e scienza per “fecondare” la contemporaneità.
In mostra opere chiave del grande artista insieme a un nucleo di oggetti, testimonianze e opere della sua collezione e ai lavori di alcuni tra i più noti artisti contemporanei, chiamati appositamente a confrontarsi sui temi e le istanze dell’arte di Tàpies.
a cura di Daniela Ferretti, Natasha Hébert, Toni Tàpies, Axel Vervoordt
Palazzo Fortuny
San Marco 3780 - Venezia
dall'1/6/2013 al 24/11/2013
Lo “sguardo” di Antoni Tàpies: ovvero il suo sentire le cose, il suo guardare attorno a sé senza limiti di tempo e di spazio alla ricerca di risposte sull’universo, la natura umana, l’arte, il mistero della vita.
A un anno dalla scomparsa del geniale artista catalano (Barcellona 1923-2012), figura chiave dell’informale internazionale, la Fondazione Musei Civici di Venezia e la Vervoordt Foundation gli rendono omaggio con un’affascinante mostra, che mira a svelare l’essenza dell’arte di questo indiscusso protagonista del Novecento, attraverso il “suo sguardo” e dunque quei riferimenti culturali, artistici, emozionali che egli scorgeva in una pluralità di espressioni o oggetti d’arte – tra i più vari – raccolti nella sua collezione privata. Uno sguardo al tempo stesso esteriore e interiore.
Tàpies, che nella sua lunga vita ha ottenuto i massimi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro per le Belle Arti dal Re Juan Carlos, la Laurea honoris causa dal Royal College of Art di Londra (1981) e il premio per la pittura alla Biennale di Venezia del ’93, si è interrogato costantemente sui misteri dell’esistenza, cercando il tratto comune dell’umanità al di là dei generi, del tempo e del luogo; un senso intrinseco, un “potere universale” nelle cose da cui trarre stimoli e possibili strade. Arte antica, moderna o contemporanea di diversi generi e provenienze da Marcel Duchamp e Paul Klee a Lucio Fontana, da Wassily Kandinsky a Miró, Picasso, Goya, prodotti di culture lontane come l’arte asiatica e africana e ancora musica, poesia, filosofia e scienza per “fecondare” la contemporaneità.
In mostra opere chiave del grande artista insieme a un nucleo di oggetti, testimonianze e opere della sua collezione e ai lavori di alcuni tra i più noti artisti contemporanei, chiamati appositamente a confrontarsi sui temi e le istanze dell’arte di Tàpies.