giovedì 26 settembre 2013

CITTÀ INVISIBILI - ACCADEMIA LIGUSTICA, GENOVA


CITTÀ INVISIBILI
Dodici artisti per Italo Calvino
a cura di Walter Di Giusto
Accademia Ligustica di Belle Arti
Largo Pertini 4 - Genova
dal 27/9/2013 al 26/10/2013

Nella ricorrenza dei novant’anni dalla nascita dello scrittore ligure, la Fondazione Mario Novaro ripropone a Genova la mostra con cui ha ricordato a Sanremo, a distanza di quarant’anni, la prima edizione (1972) di “Le Città Invisibili” di Italo Calvino.
Con una serie di opere originali, alcuni artisti operanti nella Regione hanno ripercorso il testo: non delle semplici illustrazioni, quindi, ma una sorta di itinerario parallelo tra le pagine di Calvino. Una lettura da cui trarre spunto per restituire immagini come appunti di un viaggio fantastico, che tocca Pittura, Fotografia, Architettura, Video dal Web (oggi il vero luogo delle città invisibili) e pure un flash sulla Moda, intesa come foggia immaginaria complementare alle città: un ventaglio espressivo, dunque, che corrisponde al libro e ai molteplici interessi del suo autore.
Curata da Walter Di Giusto, la mostra riunisce le opere di dodici artisti o gruppi: Maria Rebecca Ballestra, Piergiorgio Colombara, Walter Di Giusto, Mario Dondero, Luca Forno, Raffaele Maurici, Giuliano Menegon, Plinio Mesciulam, Raimondo Sirotti, Luiso Sturla, Lara Stuttgard e Gruppo Wabi. Gli autori si sono ispirati al tema delle città invisibili, lontane nel tempo e nello spazio, entità che vivono grazie al racconto per parole e immagini.
Sostitutivo di un catalogo sono le pagine del quaderno de “La Riviera Ligure”, quadrimestrale della Fondazione Mario Novaro che dal 1990 ha ripreso la tradizione immaginata da Mario Novaro all’inizio del secolo scorso, dando origine a uno straordinario caso letterario.
Il ‘quaderno’ rilegge infatti la figura e l’opera di Italo Calvino, di cui scrivono Giorgio Bertone, Loretta Marchi, Leo Lecci, Claudio Bertieri, Gerson Maceri e Veronica Pesce. Ai loro saggi seguono pagine dedicate agli artisti invitati a partecipare alla mostra “Città invisibili”, ognuno presente con la riproduzione di una delle opere esposte accompagnata da una personale testimonianza: parole spesso poetiche, riflessive, originali quanto piccoli racconti. Un catalogo-rivista, dunque, da cui ripartire per altri viaggi mentali o reali.