venerdì 3 febbraio 2012

LA TERRA VISTA DAL MARE - MUSEO DI VILLA CROCE, GENOVA


LA TERRA VISTA DAL MARE
Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce
via Jacopo Ruffini 3 - Genova
dal 4/2/2012 al 4/5/2012

Un’esposizione dal network di Little Constellation - Arte Contemporanea nelle micro aree geo-culturali e piccoli Stati d’Europa

Yuula Benivolski (CA); Justine Blau (L); Canarezza & Coro (RSM); Martina Conti (RSM)(F); Nina Danino (GB); Oppy De Bernardo (CH); Hekla Dogg Jonsdottir (IS); Doris Drescher (L); Haris Epaminonda (CY); Barbara Geyer (FL) Anna Hilti (FL); Irena Lagator (MN); Jose Ramón Lozano (E); Ingibjörg Magnadóttir (IS); Mark Mangion (M); Mussoni & Albani (F)(RSM); Giancarlo Norese e Umberto Cavenago (I); Christodoulos Panayiotou (CY); Paradise Consumer Group (AND); Marco Poloni (CH); Pierre Portelli (M); Luigi Presicce (I); Agnès Roux (MC); Sigurður Atli Sigurðsson (IS); Miki Tallone (CH); Xenia Uranova (RUS); Martin Walch (FL); Trixi Weis (L).

Esposizione a cura di Alessandro Castiglioni, Rita Canarezza, Pier Paolo Coro, Roberto Daolio, Francesca Serrati
con la collaborazione di: Kevin Muhlen, Halldór Björn Runólfsson, Swetlana Racanović

Little Constellation è un progetto ed una rete internazionale per l’arte contemporanea, che concentra la sua ricerca sulla sensibilità simbolica della dimensione geografica. Evidenziando il diverso rapporto possibile geo-culturale, tra centri e periferie, attraverso un piano di conoscenza portato alle estreme conseguenze di opposizione e di resistenza tra i concetti di vicinanza e lontananza, a partire da gennaio 2012, presso il Museo di Villa Croce di Genova, sarà presentata la mostra La Terra vista dal mare.
Little Constellation svolge attività di ricerca dedicate al tema complesso dell’isolamento, che trova la sua definizione nella dimensione dell’isola (sia geograficamente, ma naturalmente anche linguisticamente).
L’isolamento e la rete di relazioni intrecciate sono così come un territorio di un unico fronte. Viviamo intorno a un mare come rane attorno ad uno stagno, ha dichiarato Socrates. Questo mette in evidenza il fatto che i popoli dell’antichità dovevano la loro prosperità e relazioni, con il grande mare (quasi racchiuso come uno stagno) che è il Mediterraneo. E’ questo dualismo tra distanza e vicinanza su cui il progetto di ricerca si propone di concentrarsi.
Questa ricerca si concentra dunque sul Mediterraneo, partendo da aree particolarmente sensibili, come il Montenegro, Malta, San Marino, Cipro, Gibilterra, Ceuta, e anche altre aree con le quali è possibile fare confronti culturali e geografici, come l’Islanda, il Lussemburgo, Andorra e Liechtenstein.

In particolare, le molteplici identità del Mediterraneo saranno esaminate attraverso tre casi di studio nucleare e seminale, rispetto alle diverse culture incontrate in questo piccolo bacino.
Queste tre aree sono:
- Cipro e le sue relazioni con le culture orientali (turco, arabo e indiano)
- Malta come un ponte tra il bacino del Nord Africa e l’Europa continentale
- Gibilterra (e Ceuta) e le relazioni con l’Atlantico e le culture di lingua inglese
Visto in questa prospettiva, queste tre diverse aree possono diventare mezzi utili per una più ampia riflessione antropologica, culturale e sociale sul Mediterraneo, che Fernand Braudel descrisse come un incontro costante tra passato e presente. La storia non è altro che una serie continua di domande per il passato in nome dei problemi e delle curiosità - così come le preoccupazioni e le ansie - del presente che circonda e ci affligge. Più di ogni altro universo umano del Mediterraneo ne è la prova, senza fine in sé narrante e vivono. Essere è una condizione per esistere.

La mostra La Terra vista dal Mare - The Land seen from the Sea, in linea di continuità con la mostra tenuta presso la Fabbrica del Vapore di Milano nel 2010 documenterà da una parte la ricerca artistica contemporanea, attraverso opere, performance e installazioni di artisti provenienti da 13 aree geo-culturali e piccoli Stati, che sono campo d’indagine del progetto: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, San Marino, Canton Ticino (CH), Ceuta (E), Gibilterra (UK), Kaliningrad (Rus); dall’altra presenterà il risultato dei workshop tenutisi nel corso del 2011, ospitati presso la Biblioteca Archivio di Little Constellation a San Marino; il MUDAM Luxembourg (Museo Nazionale d’Arte Moderna del Gran Ducato del Lussemburgo) e presso Casino Luxembourg - Forum d’arte Contemporanea del Lussemburgo; la Galleria Nazionale d’Islanda e il NYLO Living Art Museum, Reykjavik; e al Brown Project Space, Milano, in collaborazione con Malta Contemporary Art.
Le diverse opere presenti a Villa Croce riflettono su queste tematiche, presentando ipotesi di ricerca molto differenti tra loro, sebbene tutte complementari: dall'installazione sonora dell'artista originaria di Gibilterra Nina Danino, che creerà un ponte radio tra le colonne d'Ercole e Genova, ai complessi progetti video, dedicati all'identità culturale dei propri territori, dell'artista cipriota Haris Epaminonda e l'artista e curatore maltese Mark Mangion.
Una parte della mostra sarà invece dedicata alla controversa questione dello “stereotipo” misura culturale e comunicativa in cui un Piccolo Stato spesso è rinchiuso. In merito si ricordano i progetti installativi di Justine Blau (L) e i video di Oppy de Bernardo (CH) e Paradise Consumer Group (AND).
Una terza sezione, su cui focalizzare l'attenzione soprattutto in occasione dell'apertura della mostra, è quella dedicata alle azioni performative, che si terranno appunto il 4 febbraio a partire dalle 18.30, grazie ai progetti di Martina Conti (RSM) (F) e Ingibjörg Magnadóttir (IS).
Fino al termine della mostra il 4 maggio 2012, verrà attivato un programma di proiezioni, dibattiti e tavole rotonde e workshop al fine di tenere viva l'attenzione sul progetto e trasformare anche la mostra in un luogo di scambio e discussione, attivo e partecipato.

Domenica 5 febbraio, dalle ore 10.00 workshop di Little Constellation con Halldór Björn Runólfsson storico dell’arte e direttore della Galleria Nazionale d’Islanda.

La pubblicazione della mostra sarà edita da Mousse Publishing.
Verrà inoltre pubblicato da Mousse Publishing, in occasione dell’esposizione, anche l'opera – documentario di Rita Canarezza e Pier Paolo Coro Small States on un-certain stereotypes.
L'opera, che è il punto di partenza dell'intero progetto Little Constellation, è un notevole cofanetto composto da 14 DVD: uno per ciascuno dei tredici paesi a cui è stata rivolta la ricerca ed un quattordicesimo contente un film nato dal montaggio dei tredici documentati e distribuito anche separatamente dall'intero cofanetto.
Il progetto video sarà proiettato nella sua interezza all'interno della mostra, come punto di partenza dell'intero percorso espositivo.

Little Constellation è un progetto di NUA nuove arti e ricerche contemporanee in collaborazione con l’Ufficio Attività Sociali e Culturali Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO, Federazione Rugby Sammarinese e Club Rugby San Marino

Partner del progetto: MUDAM, Musée d’Art Moderne Grand - Duc Jean, Luxembourg; Casino Luxembourg - Forum d’art contemporain, Luxembourg; National Gallery of Iceland, Iceland; CIA.IS Center for Icelandic Arts; Brown Project Space, Milan; Malta Contemporary Art, Malta; Cultural Services Cyprus; The Nicosia Municipal Arts Centre, Cyprus; La Rada, Locarno, Canton Ticino / CH.