PASQUALE DE ANTONIS
RITRATTI DI GUERRA
a cura di Roberta Giulieni
inARS Art Gallery
Libreria Arion - piazza Montecitorio 59 - Roma
14/9/2015 - 20/10/2015
InARS Art Gallery è lieta di presentare la mostra Ritratti di guerra di Pasquale De Antonis, nei suoi spazi presso la Libreria Arion a Piazza Montecitorio, Roma.
La mostra, che inaugurerà il 14 settembre, s’inserisce nell’ambito del più grande progetto espositivo Teatri di guerra, prendendo il posto della mostra di Alfredo Macchi (in chiusura il 12 settembre) e ponendosi in dialogo con la serie di incisioni Gott mit uns, di Renato Guttuso.
L’esposizione di Pasquale De Antonis presenta i ritratti di soldati e ufficiali tedeschi, inglesi e americani che, nel corso del 1943 e del ’44, si presentarono allo studio del fotografo in Piazza di Spagna per essere immortalati.
Già presente in Teatri di Guerra, ad annunciare questa serie di fotografie è il ritratto di Herbert Kappler, il quale accompagnato da una misteriosa signora inconsapevolmente si fece ritrarre proprio da un membro del Comitato di Liberazione Nazionale. Lo studio di De Antonis, infatti, era il laboratorio in cui si sviluppavano le fotografie che arrivavano clandestinamente dal fronte partigiano.
Come racconta in catalogo la curatrice della mostra, Roberta Giulieni, questi ritratti di popoli in guerra tra loro, si unificano nelle tecniche usate da Pasquale che, per realizzarli, sceglie di usare sempre uno stesso fondo fatto da una proiezione di ombre di foglie su una superficie trasparente, quasi a simboleggiare un autunno ed una primavera tra l’occupazione nazista e la liberazione degli alleati.
In tempi in cui la guerra è ancora tristemente di stretta attualità, con questa esposizione inARS Art Gallery intende presentare un’importante documentazione della storia di Roma e della fotografia, mostrando i volti dei protagonisti delle tragedie della II Guerra Mondiale, nello specifico ritratti con una tecnica che li rende anomali rispetto alle tradizionali foto di genere. I volti di questi soldati appaiono fuori del tempo, con un leggero effetto flou tipico di quel genere di obiettivo usato a tutta apertura, che lascia i soggetti di queste fotografie immersi in una irreale alea di mistero, afferma la curatrice.
Pasquale De Antonis (Teramo 1908-Roma 2001) è stato uno dei più grandi protagonisti della fotografia italiana del ‘900. Particolarmente interessato alle indagini e documentazioni etnografiche, dopo diversi progetti realizzati in Abruzzo sulle orme de folclore locale, si trasferisce a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia, si specializza nel ritratto e inizia a frequentare gli ambienti del cinema, dell’arte e della letteratura. È amico di Ennio Flaiano che gli dedica il racconto Le fotografie, e fa parte del gruppo di artisti legati alla Galleria dell’Obelisco (Cagli, Afro, Mirko, Guttuso, etc.). Collabora con la giornalista di moda Irene Brin, contribuendo con le sue fotografie a definire l’immagine dell’alta moda romana nella sua prima fase di internazionalizzazione. È stato fotografo di scena di Luchino Visconti e di altri importanti registi teatrali. È stato il primo fotografo a riprendere ufficialmente la Cappella Sistina (1965), utilizzando nuove tecniche fotografiche e il colore. È tra i fondatori del gruppo di ricerche intercodice “Altro”, nato e operante a Roma dal 1972.
La mostra sarà accompagnata dal secondo appuntamento della serie “Accoppiamenti giudiziosi”, talk a cura di Fabio Pizzicannella in programma il 24 settembre.
Catalogo generale di Teatri di Guerra: introduzione di Fabio Pizzicannella, testo di Fabio Benzi e schede storico artistiche di Fabio Benzi, Roberta Giulieni e Giulia Tulino. (€ 10)
RITRATTI DI GUERRA
a cura di Roberta Giulieni
inARS Art Gallery
Libreria Arion - piazza Montecitorio 59 - Roma
14/9/2015 - 20/10/2015
InARS Art Gallery è lieta di presentare la mostra Ritratti di guerra di Pasquale De Antonis, nei suoi spazi presso la Libreria Arion a Piazza Montecitorio, Roma.
La mostra, che inaugurerà il 14 settembre, s’inserisce nell’ambito del più grande progetto espositivo Teatri di guerra, prendendo il posto della mostra di Alfredo Macchi (in chiusura il 12 settembre) e ponendosi in dialogo con la serie di incisioni Gott mit uns, di Renato Guttuso.
L’esposizione di Pasquale De Antonis presenta i ritratti di soldati e ufficiali tedeschi, inglesi e americani che, nel corso del 1943 e del ’44, si presentarono allo studio del fotografo in Piazza di Spagna per essere immortalati.
Già presente in Teatri di Guerra, ad annunciare questa serie di fotografie è il ritratto di Herbert Kappler, il quale accompagnato da una misteriosa signora inconsapevolmente si fece ritrarre proprio da un membro del Comitato di Liberazione Nazionale. Lo studio di De Antonis, infatti, era il laboratorio in cui si sviluppavano le fotografie che arrivavano clandestinamente dal fronte partigiano.
Come racconta in catalogo la curatrice della mostra, Roberta Giulieni, questi ritratti di popoli in guerra tra loro, si unificano nelle tecniche usate da Pasquale che, per realizzarli, sceglie di usare sempre uno stesso fondo fatto da una proiezione di ombre di foglie su una superficie trasparente, quasi a simboleggiare un autunno ed una primavera tra l’occupazione nazista e la liberazione degli alleati.
In tempi in cui la guerra è ancora tristemente di stretta attualità, con questa esposizione inARS Art Gallery intende presentare un’importante documentazione della storia di Roma e della fotografia, mostrando i volti dei protagonisti delle tragedie della II Guerra Mondiale, nello specifico ritratti con una tecnica che li rende anomali rispetto alle tradizionali foto di genere. I volti di questi soldati appaiono fuori del tempo, con un leggero effetto flou tipico di quel genere di obiettivo usato a tutta apertura, che lascia i soggetti di queste fotografie immersi in una irreale alea di mistero, afferma la curatrice.
Pasquale De Antonis (Teramo 1908-Roma 2001) è stato uno dei più grandi protagonisti della fotografia italiana del ‘900. Particolarmente interessato alle indagini e documentazioni etnografiche, dopo diversi progetti realizzati in Abruzzo sulle orme de folclore locale, si trasferisce a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia, si specializza nel ritratto e inizia a frequentare gli ambienti del cinema, dell’arte e della letteratura. È amico di Ennio Flaiano che gli dedica il racconto Le fotografie, e fa parte del gruppo di artisti legati alla Galleria dell’Obelisco (Cagli, Afro, Mirko, Guttuso, etc.). Collabora con la giornalista di moda Irene Brin, contribuendo con le sue fotografie a definire l’immagine dell’alta moda romana nella sua prima fase di internazionalizzazione. È stato fotografo di scena di Luchino Visconti e di altri importanti registi teatrali. È stato il primo fotografo a riprendere ufficialmente la Cappella Sistina (1965), utilizzando nuove tecniche fotografiche e il colore. È tra i fondatori del gruppo di ricerche intercodice “Altro”, nato e operante a Roma dal 1972.
La mostra sarà accompagnata dal secondo appuntamento della serie “Accoppiamenti giudiziosi”, talk a cura di Fabio Pizzicannella in programma il 24 settembre.
Catalogo generale di Teatri di Guerra: introduzione di Fabio Pizzicannella, testo di Fabio Benzi e schede storico artistiche di Fabio Benzi, Roberta Giulieni e Giulia Tulino. (€ 10)