NINO SOLDANO
VITA DA GALLERISTA
a cura di Marco Meneguzzo
Silvana, 24/11/2011
Nell’ambito della ricognizione che le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento vanno conducendo sull’arte siciliana e sul sistema correlato alla conoscenza e diffusione dell’arte, viene edito il presente volume dedicato all’attività del gallerista Nino Soldano, nativo di Sciacca e attivo a Milano negli anni Settanta e Ottanta. Nella sua galleria sono passati gli artisti che in quegli anni rappresentavano la novità dell’arte: prima gli artisti legati al clima della contestazione, poi quelli raccolti sotto la definizione di “pittura analitica”, per cui la galleria di Nino Soldano è stata un centro di riferimento. Col cosiddetto ritorno alla pittura, Soldano si è poi occupato della nouvelle vague figurativa, senza però mai dimenticare le sue origini. Di questo attaccamento alla terra d’origine sono testimonianza le numerose rassegne di artisti siciliani, la donazione del primo nucleo del Museo di Gibellina e la realizzazione di numerose stagioni teatrali nell’isola. Il catalogo, con un testo del curatore, è suddiviso in quattro sezioni che seguono idealmente gli artisti e la linea di pensiero che ha caratterizzato la sua attività: “La protesta”, “L’analisi”, “La Sicilia”, “Fuori schema”.
VITA DA GALLERISTA
a cura di Marco Meneguzzo
Silvana, 24/11/2011
Nell’ambito della ricognizione che le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento vanno conducendo sull’arte siciliana e sul sistema correlato alla conoscenza e diffusione dell’arte, viene edito il presente volume dedicato all’attività del gallerista Nino Soldano, nativo di Sciacca e attivo a Milano negli anni Settanta e Ottanta. Nella sua galleria sono passati gli artisti che in quegli anni rappresentavano la novità dell’arte: prima gli artisti legati al clima della contestazione, poi quelli raccolti sotto la definizione di “pittura analitica”, per cui la galleria di Nino Soldano è stata un centro di riferimento. Col cosiddetto ritorno alla pittura, Soldano si è poi occupato della nouvelle vague figurativa, senza però mai dimenticare le sue origini. Di questo attaccamento alla terra d’origine sono testimonianza le numerose rassegne di artisti siciliani, la donazione del primo nucleo del Museo di Gibellina e la realizzazione di numerose stagioni teatrali nell’isola. Il catalogo, con un testo del curatore, è suddiviso in quattro sezioni che seguono idealmente gli artisti e la linea di pensiero che ha caratterizzato la sua attività: “La protesta”, “L’analisi”, “La Sicilia”, “Fuori schema”.