LIGURIA BRUT!
Galleria Rizomi Art brut
Corso Vittorio Emanuele II, 28 (cortile interno) - Torino
dal 24/11/2011 al 14/1/2012
Marcello Cammi, Davide Raggio, Mario Andreoli e Vittorio Rullo: RIZOMI_art brut espone le opere di quattro artisti liguri, tutti autodidatti, tutti autonomi, tutti radicali del gesto creativo e allargandosi alla scultura celebra con loro una terra.
LIGURIA BRUT! pensata molto prima degli eventi dello scorso 25 ottobre espone opere che già segno di strenua e indefessa forza diventano più che mai segno di resistenza. La stessa di chi nei secoli ha lottato contro il mare e la montagna per guadagnare la propria parte di terra.
La pioggia battente della fine di ottobre non ha mai scoraggiato l’ex ferroviere Mario Andreoli che, da cinquant’anni, prima del Natale e prima della Pasqua, scala per decine di volte la propria collina per allestire il più originale dei paesaggi sacri. Decine di telai tagliati a mano e impalcati su pesanti basamenti si contornano delle luci che dai piedi del paese di Manarola e dalle colline che la circondano appaiono come cammelli, pecore, pellegrini, palme, per circondare la sacra famiglia o le tre croci sulla cima del colle da dove tutto è iniziato. Né l’incuria del personale del manicomio di Quarto, prima e dopo il fondamentale incontro con Claudio Costa, ha mai distratto Davide Mansueto Raggio dal raccogliere radici e arbusti per creare Furie e Pinocchi fissati sul cartone, o dallo sbriciolare mattoni e argilla, dallo stendere l’impasto finale con le dite per ricavare silouette elegantissime ad un tempo ieratiche e vivissime. Un amore per l’objet trouvé che oggi sopravvive nonostante anni di abbandono nei magazzini delle istituzioni. Come oggi così nel 1998 in Liguria i fiumi straripavano: eppure non è stata la forza del rio Sasso a trascinare in mare il giardino di Marcello Cammi ma soprattutto i tronchi e i rifiuti che sono stati trascinati dalla corrente. Così se ne sono andate decine di statue di cemento che, nel giardino concessogli dal Demanio, davano forma agli incubi, ai ricordi, alle suggestioni e alle visioni di una vita semplice. Il resto lo fecero le ruspe del comune di Bordighera che dopo l’ultima alluvione del 2006 “pulirono” definitivamente l’alveo del fiume. Una storia diversa quella di Vittorio Rullo, che tre, quattro volte alla settimana da molti anni è ospite del laboratorio del maestro ceramista Tortarolo. Usa la sua terra, usa il suo forno ma riesce in qualcosa di assolutamente unico: modellare la materia come un’estensione del proprio pensiero. Silenzioso, concentrato, protetto: un’altra storia ligure.
Galleria Rizomi Art brut
Corso Vittorio Emanuele II, 28 (cortile interno) - Torino
dal 24/11/2011 al 14/1/2012
Marcello Cammi, Davide Raggio, Mario Andreoli e Vittorio Rullo: RIZOMI_art brut espone le opere di quattro artisti liguri, tutti autodidatti, tutti autonomi, tutti radicali del gesto creativo e allargandosi alla scultura celebra con loro una terra.
LIGURIA BRUT! pensata molto prima degli eventi dello scorso 25 ottobre espone opere che già segno di strenua e indefessa forza diventano più che mai segno di resistenza. La stessa di chi nei secoli ha lottato contro il mare e la montagna per guadagnare la propria parte di terra.
La pioggia battente della fine di ottobre non ha mai scoraggiato l’ex ferroviere Mario Andreoli che, da cinquant’anni, prima del Natale e prima della Pasqua, scala per decine di volte la propria collina per allestire il più originale dei paesaggi sacri. Decine di telai tagliati a mano e impalcati su pesanti basamenti si contornano delle luci che dai piedi del paese di Manarola e dalle colline che la circondano appaiono come cammelli, pecore, pellegrini, palme, per circondare la sacra famiglia o le tre croci sulla cima del colle da dove tutto è iniziato. Né l’incuria del personale del manicomio di Quarto, prima e dopo il fondamentale incontro con Claudio Costa, ha mai distratto Davide Mansueto Raggio dal raccogliere radici e arbusti per creare Furie e Pinocchi fissati sul cartone, o dallo sbriciolare mattoni e argilla, dallo stendere l’impasto finale con le dite per ricavare silouette elegantissime ad un tempo ieratiche e vivissime. Un amore per l’objet trouvé che oggi sopravvive nonostante anni di abbandono nei magazzini delle istituzioni. Come oggi così nel 1998 in Liguria i fiumi straripavano: eppure non è stata la forza del rio Sasso a trascinare in mare il giardino di Marcello Cammi ma soprattutto i tronchi e i rifiuti che sono stati trascinati dalla corrente. Così se ne sono andate decine di statue di cemento che, nel giardino concessogli dal Demanio, davano forma agli incubi, ai ricordi, alle suggestioni e alle visioni di una vita semplice. Il resto lo fecero le ruspe del comune di Bordighera che dopo l’ultima alluvione del 2006 “pulirono” definitivamente l’alveo del fiume. Una storia diversa quella di Vittorio Rullo, che tre, quattro volte alla settimana da molti anni è ospite del laboratorio del maestro ceramista Tortarolo. Usa la sua terra, usa il suo forno ma riesce in qualcosa di assolutamente unico: modellare la materia come un’estensione del proprio pensiero. Silenzioso, concentrato, protetto: un’altra storia ligure.