LUIGI GHIRRI
PENSARE PER IMMAGINI
PENSARE PER IMMAGINI
Icoone, paesaggi, architetture
a cura di Francesca Fabiani, Laura Gasparini, Giuliano Sergio
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni 4/A - Roma
dal 23/4/2013 al 27/10/2013
Oltre 300 scatti, soprattutto vintage prints, in una grande antologica per raccontare un maestro indiscusso della fotografia in Italia.
E’ la mostra Luigi Ghirri. Pensare per immagini, al MAXXI dal 24 aprile al 27 ottobre 2013, organizzata dal MAXXI Architettura diretto da Margherita Guccione e curata da Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio.
Nata dalla collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Biblioteca Panizzi, che custodisce molti dei documenti originali del suo archivio (fotografie, menabò, libri, cataloghi e negativi), la mostra racconta i diversi profili di questa complessa e poliedrica figura di artista.
Per questo progetto il MAXXI ha lavorato con la Biblioteca Panizzi e con il Comune di Reggio Emilia, ha collaborato con l’Archivio degli Eredi Ghirri e ottenuto prestigiosi prestiti dallo CSAC di Parma, l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e altri collezionisti privati. Questa rete culturale è uno dei punti fermi della missione del museo”.
Luigi Ghirri. Pensare per immagini è un percorso nell’opera del fotografo emiliano (1943-1992) attraverso i suoi inconfondibili scatti ma anche menabò di cataloghi, libri della sua biblioteca privata, riviste, recensioni, collezioni di fotografie anonime, cartoline e dischi, per raccontare la sua collaborazione con gli artisti concettuali degli anni Settanta, i suoi riferimenti culturali e artistici, il suo interesse per la musica e i suoi rapporti con musicisti come i CCCP e Lucio Dalla. Un Ghirri non solo fotografo, ma anche editore, curatore, teorico e animatore culturale, in costante dialogo con architetti, musicisti, scrittori e artisti.
La mostra è organizzata in tre sezioni tematiche – Icone, Paesaggi, Architetture - e invita a ripercorrere la fasi della ricerca artistica di Ghirri: le icone di quotidiano, i paesaggi come luoghi di attenzione e di affezione e le architetture, da quelle anonime a quelle d’autore. I vintage prints, conservati presso la Fototeca Panizzi, il MAXXI, lo CSAC di Parma, l’Istituto nazionale per la Grafica di Roma, presso l’Archivio degli Eredi Ghirri e altri collezionisti privati, costituiscono il nucleo centrale della mostra. Ad essi si affianca una ristretta selezione di new prints (tratte dai negativi della Fototeca Panizzi) che offre un ulteriore strumento per lo studio e la comprensione della sua opera. Il percorso di mostra sarà accompagnato da citazioni da testi di Ghirri, scelte per rivelare la qualità della sua scrittura e guidare il pubblico a comprendere le ricerche dell’autore attraverso le sue stesse parole.
Luigi Ghirri è una figura fondamentale per la fotografia del secondo Novecento. Ha influenzato profondamente sulla cultura visiva internazionale soprattutto grazie alla sua capacità di immaginare l’esercizio della fotografia come accesso al mondo e alle sue rappresentazioni.
La sua ricerca si nutre di diversi apporti che lo conducono ad esplorare soggetti e direzioni inedite: la fotografia amatoriale, i montaggi che miscelano realtà e rappresentazione, il quotidiano, i paesaggi, le architetture d’autore e quelle ordinarie. Il mondo, per Ghirri, è uno spettacolo che il fotografo ha il compito di decifrare, interpretare e tradurre. Le sue fotografie ci ricordano oggi che la sua importanza supera di gran lunga la sua fama.
Catalogo Electa
a cura di Francesca Fabiani, Laura Gasparini, Giuliano Sergio
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni 4/A - Roma
dal 23/4/2013 al 27/10/2013
Oltre 300 scatti, soprattutto vintage prints, in una grande antologica per raccontare un maestro indiscusso della fotografia in Italia.
E’ la mostra Luigi Ghirri. Pensare per immagini, al MAXXI dal 24 aprile al 27 ottobre 2013, organizzata dal MAXXI Architettura diretto da Margherita Guccione e curata da Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio.
Nata dalla collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Biblioteca Panizzi, che custodisce molti dei documenti originali del suo archivio (fotografie, menabò, libri, cataloghi e negativi), la mostra racconta i diversi profili di questa complessa e poliedrica figura di artista.
Per questo progetto il MAXXI ha lavorato con la Biblioteca Panizzi e con il Comune di Reggio Emilia, ha collaborato con l’Archivio degli Eredi Ghirri e ottenuto prestigiosi prestiti dallo CSAC di Parma, l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e altri collezionisti privati. Questa rete culturale è uno dei punti fermi della missione del museo”.
Luigi Ghirri. Pensare per immagini è un percorso nell’opera del fotografo emiliano (1943-1992) attraverso i suoi inconfondibili scatti ma anche menabò di cataloghi, libri della sua biblioteca privata, riviste, recensioni, collezioni di fotografie anonime, cartoline e dischi, per raccontare la sua collaborazione con gli artisti concettuali degli anni Settanta, i suoi riferimenti culturali e artistici, il suo interesse per la musica e i suoi rapporti con musicisti come i CCCP e Lucio Dalla. Un Ghirri non solo fotografo, ma anche editore, curatore, teorico e animatore culturale, in costante dialogo con architetti, musicisti, scrittori e artisti.
La mostra è organizzata in tre sezioni tematiche – Icone, Paesaggi, Architetture - e invita a ripercorrere la fasi della ricerca artistica di Ghirri: le icone di quotidiano, i paesaggi come luoghi di attenzione e di affezione e le architetture, da quelle anonime a quelle d’autore. I vintage prints, conservati presso la Fototeca Panizzi, il MAXXI, lo CSAC di Parma, l’Istituto nazionale per la Grafica di Roma, presso l’Archivio degli Eredi Ghirri e altri collezionisti privati, costituiscono il nucleo centrale della mostra. Ad essi si affianca una ristretta selezione di new prints (tratte dai negativi della Fototeca Panizzi) che offre un ulteriore strumento per lo studio e la comprensione della sua opera. Il percorso di mostra sarà accompagnato da citazioni da testi di Ghirri, scelte per rivelare la qualità della sua scrittura e guidare il pubblico a comprendere le ricerche dell’autore attraverso le sue stesse parole.
Luigi Ghirri è una figura fondamentale per la fotografia del secondo Novecento. Ha influenzato profondamente sulla cultura visiva internazionale soprattutto grazie alla sua capacità di immaginare l’esercizio della fotografia come accesso al mondo e alle sue rappresentazioni.
La sua ricerca si nutre di diversi apporti che lo conducono ad esplorare soggetti e direzioni inedite: la fotografia amatoriale, i montaggi che miscelano realtà e rappresentazione, il quotidiano, i paesaggi, le architetture d’autore e quelle ordinarie. Il mondo, per Ghirri, è uno spettacolo che il fotografo ha il compito di decifrare, interpretare e tradurre. Le sue fotografie ci ricordano oggi che la sua importanza supera di gran lunga la sua fama.
Catalogo Electa