SIMONE BOUÉ
UNA VITA CON CIORAN
intervista con Norbert Dodille
a cura di Massimo Carloni
La Scuola di Pitagora (11 marzo 2016)
Collana: Feuilles détachées
Quando s’incontrano, Cioran e Simone, in una mensa per studenti nel novembre 1942, lui è un borsista un peu âgé, che vivacchia parassitando l’università, mentre lei prepara l’agrégation per diventare insegnante. Non immaginano certo che da quel fortuito rendez-vous, sarebbe nata una straordinaria storia d’amore, un sodalizio umano e letterario lungo oltre mezzo secolo. Nella lunga intervista concessa a Norbert Dodille, Simone Boué ripercorre come in un romanzo la sua vita con Cioran, costellata d’incontri, avventurosi viaggi in bicicletta e inossidabili amicizie. Dal folgorante esordio con il Sommario di decomposizione, ai fiaschi umilianti d’uno scrittore ostinatamente disimpegnato, per giungere, infine, alla tardiva consacrazione di pubblico negli anni ’80. Nei ricordi di Simone scopriamo per la prima volta il lato domestico d’un Cioran teorico della siesta pomeridiana, piuttosto che fervente seguace del biologico, o nelle vesti d’improvvisato bricoleur nella casa-vacanze a Dieppe. Dopo aver aiutato Cioran a vivere, Simone, alla fine, lo aiuterà a morire, accompagnandolo nel suo ultimo ripugnante viaggio, lungo la catàbasi dell’Alzheimer.
UNA VITA CON CIORAN
intervista con Norbert Dodille
a cura di Massimo Carloni
La Scuola di Pitagora (11 marzo 2016)
Collana: Feuilles détachées
Quando s’incontrano, Cioran e Simone, in una mensa per studenti nel novembre 1942, lui è un borsista un peu âgé, che vivacchia parassitando l’università, mentre lei prepara l’agrégation per diventare insegnante. Non immaginano certo che da quel fortuito rendez-vous, sarebbe nata una straordinaria storia d’amore, un sodalizio umano e letterario lungo oltre mezzo secolo. Nella lunga intervista concessa a Norbert Dodille, Simone Boué ripercorre come in un romanzo la sua vita con Cioran, costellata d’incontri, avventurosi viaggi in bicicletta e inossidabili amicizie. Dal folgorante esordio con il Sommario di decomposizione, ai fiaschi umilianti d’uno scrittore ostinatamente disimpegnato, per giungere, infine, alla tardiva consacrazione di pubblico negli anni ’80. Nei ricordi di Simone scopriamo per la prima volta il lato domestico d’un Cioran teorico della siesta pomeridiana, piuttosto che fervente seguace del biologico, o nelle vesti d’improvvisato bricoleur nella casa-vacanze a Dieppe. Dopo aver aiutato Cioran a vivere, Simone, alla fine, lo aiuterà a morire, accompagnandolo nel suo ultimo ripugnante viaggio, lungo la catàbasi dell’Alzheimer.