DOROTHY HONG
SAIGON GLANCES
VisionQuest Gallery
piazza Invrea 4 R. - Genova
dal 15 dicembre 2011 al 18 febbraio 2012
Torna a Genova dopo due anni Dorothy Hong con la nuova mostra “Saigon Glances”.
Il progetto nasce come Fashion Shoot a Saigon (Ho Chi Min City), Vietnam, per la rivista Fader con la quale Dorothy Hong collabora; il compito è quello di rendere una sequenza di immagini il più cinematografica possibile – quasi in piccolo film noir, traendo ispirazione dai film del regista cinese Won Kar-Wai e specificatamente “In the Mood for Love”. La Hong decide di non usare modelli ma residenti ai quali viene chiesto di partecipare anche suggerendo possibili “locations” lontane dagli stereotipi.
Come sempre Dorothy Hong ricerca quella luce naturale e drammatica che contraddistingue il suo lavoro, piazza i suoi modelli all’interno di questa luce, quasi a voler fare in modo che sia la stessa luce a scolpirli a dar loro forma. Questo come sempre succede nel suo caso, arricchisce il progetto di altri significati: la scelta narrativa della fotografa si esprime attraverso il modo d riprendere e organizzare lo spazio intorno ai suoi soggetti – e in questo si avvicina molto alla narrativa cinematografica di Won Kar-Wai -. Le sensazioni sono concentrate nelle atmosfere create e non dalle possibili vicende dei soggetti protagonisti. Poco importa che siamo modelli o persone normali.
Queste immagini diventano le uniche portatrici di una Saigon lontana da quello che molti di noi si aspettano di vedere, una città giovane, intensa in un incrocio di luce, colore e tempo che scorre ma che lascia visibili le sue tracce.
“In the end, without the original intention of doing so, I tried to portray Ho Chi Minh City in a light that wasn't so typical and obvious, the way that most people would think of Saigon as being, but tried to cast it in a way that represented more of it's inner city and it's youth, the Vietnam that I had experienced.” (alla fine allontanandomi dall’intenzione originaria, ho cercato di ritrarre Ho Chi Min City in una luce che non era cosi tipica ed evidente, come la maggioranza delle persone immaginano Saigon, ma di raffigurala in un modo che rappresentasse l’anima della città e le nuove generazioni, il Vietnam del quale avevo fatto esperienza.)
Dorothy Hong Nasce nel 1983 a New York (Usa). Cresce a Long Island e si forma frequentando la Scuola delle Arti Visive di New York, conseguendo il BFA (Batchelor of Fine Arts) nel 2005. Nel 2007 Photo District News la inserisce tra le trenta migliori fotografe emergenti degli Usa. Fotografa per giornali e riviste come Giant Magazine e Newsweek. Nike e Sony BMG sono tra i suoi committenti.
Nella sua fotografia si trova, molto spesso, un insieme di influenze storico-artistiche come, per esempio, il piano americano o la luce cara ai pittori del rinascimento italiano. Ricerca stilistica, questa, che rafforza l’espressività dei soggetti ripresi: sguardi, posture, luoghi che accentuano il messaggio emozionale proveniente dalle giovani generazioni.
SAIGON GLANCES
VisionQuest Gallery
piazza Invrea 4 R. - Genova
dal 15 dicembre 2011 al 18 febbraio 2012
Torna a Genova dopo due anni Dorothy Hong con la nuova mostra “Saigon Glances”.
Il progetto nasce come Fashion Shoot a Saigon (Ho Chi Min City), Vietnam, per la rivista Fader con la quale Dorothy Hong collabora; il compito è quello di rendere una sequenza di immagini il più cinematografica possibile – quasi in piccolo film noir, traendo ispirazione dai film del regista cinese Won Kar-Wai e specificatamente “In the Mood for Love”. La Hong decide di non usare modelli ma residenti ai quali viene chiesto di partecipare anche suggerendo possibili “locations” lontane dagli stereotipi.
Come sempre Dorothy Hong ricerca quella luce naturale e drammatica che contraddistingue il suo lavoro, piazza i suoi modelli all’interno di questa luce, quasi a voler fare in modo che sia la stessa luce a scolpirli a dar loro forma. Questo come sempre succede nel suo caso, arricchisce il progetto di altri significati: la scelta narrativa della fotografa si esprime attraverso il modo d riprendere e organizzare lo spazio intorno ai suoi soggetti – e in questo si avvicina molto alla narrativa cinematografica di Won Kar-Wai -. Le sensazioni sono concentrate nelle atmosfere create e non dalle possibili vicende dei soggetti protagonisti. Poco importa che siamo modelli o persone normali.
Queste immagini diventano le uniche portatrici di una Saigon lontana da quello che molti di noi si aspettano di vedere, una città giovane, intensa in un incrocio di luce, colore e tempo che scorre ma che lascia visibili le sue tracce.
“In the end, without the original intention of doing so, I tried to portray Ho Chi Minh City in a light that wasn't so typical and obvious, the way that most people would think of Saigon as being, but tried to cast it in a way that represented more of it's inner city and it's youth, the Vietnam that I had experienced.” (alla fine allontanandomi dall’intenzione originaria, ho cercato di ritrarre Ho Chi Min City in una luce che non era cosi tipica ed evidente, come la maggioranza delle persone immaginano Saigon, ma di raffigurala in un modo che rappresentasse l’anima della città e le nuove generazioni, il Vietnam del quale avevo fatto esperienza.)
Dorothy Hong Nasce nel 1983 a New York (Usa). Cresce a Long Island e si forma frequentando la Scuola delle Arti Visive di New York, conseguendo il BFA (Batchelor of Fine Arts) nel 2005. Nel 2007 Photo District News la inserisce tra le trenta migliori fotografe emergenti degli Usa. Fotografa per giornali e riviste come Giant Magazine e Newsweek. Nike e Sony BMG sono tra i suoi committenti.
Nella sua fotografia si trova, molto spesso, un insieme di influenze storico-artistiche come, per esempio, il piano americano o la luce cara ai pittori del rinascimento italiano. Ricerca stilistica, questa, che rafforza l’espressività dei soggetti ripresi: sguardi, posture, luoghi che accentuano il messaggio emozionale proveniente dalle giovani generazioni.