lunedì 19 dicembre 2011

BURNING WOOD... PURIFICAZIONE - VIOLABOX, GENOVA

BURNING WOOD... PURIFICAZIONE
Maria Amos – Gino Russo – Franz Stähler
a cura di Luca Bochicchio
Viola Box Art Gallery
Genova, Via Trebisonda 56 C - Genova
17.12.2011/ 03.02.2012

La mostra unisce tre artisti di diversa nazionalità e dalla differente formazione artistica (Maria Amos, pittrice russa di nascita e tedesca d’adozione; Gino Russo, fotografo italiano; Franz Stähler, scultore tedesco) attorno al concetto estetico e filosofico della purificazione in un ideale e non del tutto metaforico bosco che brucia.
L’idea della mostra nasce infatti dalla serie fotografica Rivelazione, con la quale Gino Russo ha immortalato gli effetti dell’incendio che colpì i boschi savonesi nel 2009. Partito per documentare il rogo, il fotografo è stato colto letteralmente da meraviglia e stupore nello scoprire che, spogliando il bosco, il fuoco aveva fatto emergere un’infinità di oggetti industriali portati lì abusivamente da chissà quanti anni: lavatrici, bottiglie, lamiere, bombole, gabbie, sifoni, motori, insomma una serie meticolosa di scarti che col tempo hanno iniziato a decomporsi (per quanto possibile), venendo assimilati dalla crescita e dal movimento del bosco. Le immagini che sono nate rivelano dunque una realtà amara e inaspettata, che solo la devastazione del fuoco ha potuto svelare.
Il fuoco è l’elemento dal quale proviene un altro tipo di scarto. Durante la realizzazione dei famosi oggetti in vetro di Murano, la materia non utilizzata viene gettata e restituita alla terra. Questi grossi blocchi informi di vetro colorato vengono recuperati da Franz Stähler e incastonati su un altro oggetto giunto alla fine del suo ciclo economico: il pallet.
La sapiente unione di questi due elementi contrastanti provoca un effetto fortemente estetico e simbolico. Il pallet è l’oggetto più semplice ed efficace nel quale può riconoscersi il mercato globale: su di esso si muovono milioni di tonnellate di merci ogni giorno. Nello stesso tempo è una scultura minimalista a tutti gli effetti, perfettamente compiuta nella sua gemoetria e nel metallo riflettente. Franz riflette sui criteri con i quali oggi viene attribuito valore a un oggetto e, al contempo, rivaluta i materiali e i processi artigianali elevandoli al rango di preziose opere d’arte contemporanea.
Proseguendo sulla linea di sublimazione e astrazione del concetto di purificazione, il lavoro di Maria Amos riesce ad esprimere la delicatezza e la violenza della vita in immagini complesse e rarefatte.
Testi antichi e nuovi vengono prima liberati (dalle pagine, dall’alfabeto, dalla copertina o dallo stesso significato) e poi incastonati nel vetro. Anche gli animali e i fiori morti partecipano a questa sorta di incanto e di trasformazione. Maria Amos reinterpreta i codici della vita utilizzando anche segni di colore o vere e proprie raffigurazioni pittoriche che a loro volta giocano con l’immagine riflessa dal vetro.
Scultura pittura e fotografia si incontrano nel raffinato e intimo spazio architettonico della Galleria Viola Box, invitando lo sguardo alla migrazione intellettuale e i sensi al rapimento estetico.