SEGNO, GESTO E MATERIA
Esperienze europee nell'arte del secondo dopoguerra
Opere della donazione Pieraccini
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”
Piazza Mazzini - Viareggio
11/7/2015 - 12/9/2015
Un nuovo allestimento più moderno e intuitivo che sappia guidare i visitatori alla scoperta dei tanti tesori custoditi alla GAMC, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di Viareggio. Questa è la novità del progetto “Segno, gesto, materia. Esperienze europee nell’arte del secondo dopoguerra. Opere della donazione Pieraccini” che sarà presentato al pubblico sabato 11 luglio alle 18.00 (piazza Mazzini). Il nuovo allestimento, curato da Alessandra Belluomini Pucci, responsabile scientifico della GAMC, da Claudia Fulgheri e Gaia Querci, si inserisce nelle iniziative culturali di Toscana ’900. Piccoli Grandi Musei 2015, con il sostegno della Regione Toscana, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la Consulta delle Fondazioni bancarie toscane.
Delle tremila opere della galleria, provenienti da donazioni di privati e dalle acquisizioni del Comune di Viareggio, più di duemila vengono dalla donazione Pieraccini. La collezione, in gran parte di artisti italiani e dell’Europa occidentale attivi fra la fine del XIX secolo e gli inizi del XXI, racconta la biografia di Giovanni Pieraccini, giornalista e politico del Partito socialista Italiano, e di sua moglie Vera. Si è formata attraverso viaggi, incontri e alcuni nuclei ruotano intorno a Viareggio – città natale di Giovanni – e a Roma – città di adozione della coppia. ll primo nucleo si forma a Viareggio negli anni Trenta del ‘900 con l’acquisto di un’opera di Lorenzo Viani (I quattro vageri). Nel 1948 Pieraccini viene eletto deputato nel PSI e si trasferisce nella capitale. Nel frattempo conosce l’antiquario Giacomo Prandi che introduce in Italia le opere grafiche dei grandi maestri dell’arte europea: così ha inizio la raccolta di grafica.
Il nuovo allestimento della GAMC riguarda una selezione di cento opere della donazione Pieraccini e delinea un articolato percorso all’interno del vasto panorama artistico europeo tra il sesto e l’ottavo decennio del Novecento. Il progetto espositivo fornirà al visitatore gli strumenti critici più idonei e aggiornati per orientarsi in tale universo pulviscolare, per cui non è possibile parlare di ‘movimenti’, ma di manifestazioni autonome scaturite da nuovi paradigmi espressivi.
Per illustrare il panorama artistico del periodo, la collezione è suddivisa in sette sezioni:
Esperienze europee nell'arte del secondo dopoguerra
Opere della donazione Pieraccini
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”
Piazza Mazzini - Viareggio
11/7/2015 - 12/9/2015
Un nuovo allestimento più moderno e intuitivo che sappia guidare i visitatori alla scoperta dei tanti tesori custoditi alla GAMC, la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di Viareggio. Questa è la novità del progetto “Segno, gesto, materia. Esperienze europee nell’arte del secondo dopoguerra. Opere della donazione Pieraccini” che sarà presentato al pubblico sabato 11 luglio alle 18.00 (piazza Mazzini). Il nuovo allestimento, curato da Alessandra Belluomini Pucci, responsabile scientifico della GAMC, da Claudia Fulgheri e Gaia Querci, si inserisce nelle iniziative culturali di Toscana ’900. Piccoli Grandi Musei 2015, con il sostegno della Regione Toscana, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la Consulta delle Fondazioni bancarie toscane.
Delle tremila opere della galleria, provenienti da donazioni di privati e dalle acquisizioni del Comune di Viareggio, più di duemila vengono dalla donazione Pieraccini. La collezione, in gran parte di artisti italiani e dell’Europa occidentale attivi fra la fine del XIX secolo e gli inizi del XXI, racconta la biografia di Giovanni Pieraccini, giornalista e politico del Partito socialista Italiano, e di sua moglie Vera. Si è formata attraverso viaggi, incontri e alcuni nuclei ruotano intorno a Viareggio – città natale di Giovanni – e a Roma – città di adozione della coppia. ll primo nucleo si forma a Viareggio negli anni Trenta del ‘900 con l’acquisto di un’opera di Lorenzo Viani (I quattro vageri). Nel 1948 Pieraccini viene eletto deputato nel PSI e si trasferisce nella capitale. Nel frattempo conosce l’antiquario Giacomo Prandi che introduce in Italia le opere grafiche dei grandi maestri dell’arte europea: così ha inizio la raccolta di grafica.
Il nuovo allestimento della GAMC riguarda una selezione di cento opere della donazione Pieraccini e delinea un articolato percorso all’interno del vasto panorama artistico europeo tra il sesto e l’ottavo decennio del Novecento. Il progetto espositivo fornirà al visitatore gli strumenti critici più idonei e aggiornati per orientarsi in tale universo pulviscolare, per cui non è possibile parlare di ‘movimenti’, ma di manifestazioni autonome scaturite da nuovi paradigmi espressivi.
Per illustrare il panorama artistico del periodo, la collezione è suddivisa in sette sezioni:
Arte Gestuale e
Segnica: differenti formulazioni di arte gestuale e segnica nazionale e
internazionale accompagnano il visitatore rendendo palese come tale molteplicità
trovi il proprio comune denominatore in un’espressività fondata su un’esecuzione
immediata di grafismi asemantici e non-concettuali. Appartengono a questa
sezione Hans Hartung, Giuseppe Capogrossi, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo,
Emilio Scanavino, Pietro Consagra, Antonio Corpora, Guido Strazza, Giulio
Turcato, Cesare Peverelli.
Informale: inteso come espressione artistica
astratta e asemantica, è contraddistinto da una triplice anima, una improntata
alla prorompenza gestuale, l’altra, strutturata e mentale e infine quella che si
nutre del messaggio mediato dalla sostanza materica. Fanno parte di questo
gruppo Jean Fautrier, Emilio Vedova, Antonio Corpora, Giuseppe Santomaso, Mattia
Moreni, Afro, Tancredi, Leoncillo, August Puig, Claude Viseux, Richard
Stankiewicz, Jean Dubuffet.
Spazialismo: la sezione illustra la rivoluzione
nella concezione dello spazio affermatasi dal 1950, a seguito della
pubblicazione a Buenos Aires da parte di Lucio Fontana del Manifiesto Blanco
(1946), prodromo del Primo Manifesto dello Spazialismo concepito l’anno seguente
a Milano. Qui troviamo le opere di Lucio Fontana, Toti Scialoja, Enrico
Castellani, Giuseppe Santomaso.
Pittura Materica: quando la materia
trascende la propria natura tecnica, transitoria e strumentale e s’identifica
nella sostanza semantica e nell’essenza poetica stessa dell’opera, si parla di
arte materica. A questa sezione appartengono Emil Schumacher, Roberto Crippa,
Antonio Saura, Mario Ceroli, Umberto Mastroianni, Alberto Burri, Giò Pomodoro,
Arnaldo Pomodoro.
Il Nuovo Fronte dell’Astratto: A metà del ‘900, in Italia
si acuisce la divergenza fra fronte astratto e arte figurativa d’impegno civile;
il dibattito porta a un ritorno all’astratto che si esprime nelle opere di Afro,
Max Bill, Victor Vasarely, Alberto Magnelli, Attanasio Soldati, Mauro Reggiani,
Mario Radice, Luigi Veronesi, Pietro Dorazio, Victor Pasmore, Nino Franchina,
Bruno Cassinari.
Neofigurazione: l’istanza figurativa sopravvive nei decenni
di egemonia astrattista, accrescendo e mutando i propri codici sulla base della
matrice surrealista, per riaffiorare più consapevolmente in manifestazioni
molteplici, tanto difformi quanto condotte dalla medesima urgenza di un’inedita
espressività iconica. Appartengono a questo nucleo Corneille, Pierre
Alechinskij, Jean Dubuffet, Paul Delvaux, Gianni Dova, Valerio Adami, Gino
Marotta, Enrico Baj, Luca Alinari.
La Versilia: sono state selezionate opere
che testimoniano come il territorio sia un laboratorio di idee dagli esiti
molteplici e diversi. Qui troviamo Lino Mannocci, Mario Francesconi, Giuseppe
Biagi, Ernesto Altemura, Loriano Geri, Marco Dolfi, Giorgio Michetti, Alessandro
Tofanelli.