lunedì 23 aprile 2012

PREMIO SERGIO FEDRIANI - SALA DOGANA, GENOVA


PREMIO SERGIO FEDRIANI 2012
VI Edizione: "La vita è sogno - Il cinema, la fabbrica dei sogni"
Palazzo Ducale - Sala Dogana
piazza Matteotti 9 - Genova
dal 21 aprile al 6 maggio 2012

Il Concorso di opere figurative per giovani artisti "La vita è sogno", sesta edizione del Premio "Sergio Fedriani", organizzato dall'omonima Associazione culturale in collaborazione con il Comune di Genova e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, si è concluso dopo lo spoglio degli elaborati inviati da tutta Italia.

La Giuria, presieduta dal fumettista Presidente dell'Associazione Illustratori Ivo Milazzo e composta dagli studiosi di cinema Mario Aloi e Guia Croce, dal presidente dell'Associazione Chiara Fedriani, dalla filmaker Diana Giromini, dal Direttore di Genova-Liguria Film Commission Andrea Rocco e dal critico cinematografico Renato Venturelli, con segretario Ferruccio Giromini, esaminando le opere selezionate (40 per 28 autori finalisti), ha così deliberato l'assegnazione dei riconoscimenti:

1° premio (Euro 1500) a GIULIA COPPOLA di Saronno (VA) con l'opera "Sala multimediale"
2° premio (Euro 1000) a FAUSTO MONTANARI di Genova con l'opera "Direttamente al cinema"
3° premio (Euro 500) a CLAUDIA PALMARUCCI di Tolentino (MC) con l'opera "Viaggio sulla Luna"
La Giuria ha inoltre ritenuto di segnalare con tre menzioni d'onore le opere: "Fast Foot" di NICOLA MONTEMORRA da Gorizia, "Cinema, libertà di sognare" di MATTIA RIAMI da Oriago di Mira (VE), "Cinema" di AMANTA STRATA da Savignone (GE).

In mostra e in catalogo sono presenti opere di Sergio Fedriani, dei premiati, dei segnalati e dei finalisti Marta ALACEVICH, Giacomo ALIPRANDI, Aura ASTE, Elisa BOCCEDI, Andrea BODON, Giulia BOSCHETTO, Roberto BRUNDU, GRUPPO MORI, Christian IMBRIANI, Fulvio IOAN, Priscilla JAMONE, Stefano MAESTRELLI, Silvia MAGNANI, Valentina MARRA, Giorgia MARRAS, Maria Chiara MONTAGNA, Bianca MONTANARI, Selene PITTALUGA, Roberto SITTA, Elena TADDIA, Marisa VENTURA, Paolo Claudio ZADRA.

Nell’ormai lontano 1994, un gruppo di genitori genovesi si riunì per proporre al Comune la realizzazione di un’iniziativa di cui essi, e non solo essi, sentivano la mancanza: un cineforum dedicato ai bambini – ai loro figli ma pure ai figli dei loro concittadini – in modo che anche quelle nuovissime generazioni potessero provare il gusto di andare al cinema insieme, condividere la visione di film di interesse culturale oltre che spettacolare, e poterne discutere sia a voce sia per iscritto su una piccola pubblicazione redatta da loro stessi. Fu così che nel gennaio 1995, con l’organizzazione della Cooperativa Zelig e sotto l’egida della Biblioteca Internazionale “E. De Amicis” esordì a Genova nei locali della Sala Garibaldi (oggi Auditorium di Palazzo Rosso) il Cineclub Ragazzi “Filmbusters”, fin da subito con tanto di puntuale giornalino ciclostilato al seguito. Tra quei genitori, contenti di rincontrarsi ogni sabato nel buio della sala con i figli, gli amici, i figli degli amici e gli amici dei figli, si trovavano diverse persone che oggi militano insieme nelle fila dell’Associazione “Sergio Fedriani”. Sergio stesso aveva disegnato la prima individuazione grafica dell’iniziativa, un avventuroso gatto che si arrampica verso la luna su una scala-pellicola: immagine che, a oltre quindici anni di distanza, è rimasta la figura simbolo di una iniziativa che si è dimostrata felicemente longeva. Ed è appunto su suggerimento di uno di quei genitori, Enrico Pozzolini anche oggi nostro socio e amico, che per la VI edizione del Premio Fedriani si è deciso di cambiare in parte l’impostazione del concorso, non circoscrivendola più a una tecnica espressiva come nelle edizioni passate (illustrazione, incisione, scenografia, pittura, grafica umoristica), ma dandole stavolta un tema contenutistico: “Il cinema, la fabbrica dei sogni”.
L’argomento del sogno resta sotteso, come Sergio Fedriani avrebbe in cuor suo desiderato. Ma è così che quest’anno si trovano fianco a fianco opere più umoristiche e più concettuali, collage di incisioni e bozzetti scenografici, tradizionali acquerelli e aggiornate tecniche digitali. Il mondo è tanto più bello quanto più vario, si può riaffermare; e la libertà espressiva con cui è stato affrontato il tema ne è testimone. Certo, a fare da icona padrona, quasi un poco invadente, è ancora e sempre il nastro della pellicola, anche se ormai la tecnica cinematografica lo sta lasciando indietro sempre più spesso. Forse anche per questo motivo la giuria, composta per la stragrande maggioranza da riconosciuti esperti di cinema, ha finito per mettere al primo posto sul podio un’immagine che viceversa sottolinea come oggi la fruizione del prodotto cinematografico si sia evoluta in altre direzioni e in altri spazi deputati. E accanto ai complimenti d’obbligo alla giovane vincitrice, la cui partecipazione generosa è stata peraltro apprezzata nella sua interezza, bisogna inoltre registrare l’inclusione nella selezione finale anche di un’opera realizzata coraggiosamente da un concorrente davvero giovanissimo, non ancora diciassettenne. Largo ai giovani, dunque, com’è precisamente negli intenti di questo Premio.
Poi, è ovvio, questa ricorrenza annuale rappresenta un’occasione per ricordare l’operato artistico e poetico dell’indimenticabile Sergio Fedriani; artistico e poetico, sottolineiamo, perché entrambi gli atteggiamenti si intrecciano con naturalezza nella sua opera. Lo testimoniano i disegni che abbiamo raccolto qui, un po’ diversi da ciò che comunemente si conosce di lui: non acquerelli dolcemente policromi, ma secche chine bianconere, di sintetico impatto estetico. Non disponendo che di pochissime immagini strettamente legate al mondo del cinema, abbiamo però messo assieme una piccola antologia di disegni da lui dedicati a qualcosa che col cinema ha almeno attinenza ottica: le lenti degli occhiali. Fantastiche variazioni, proprio tutte da vedere.
- Ferruccio Giromini