giovedì 5 gennaio 2012

SCENE DAL PRESPE BAROCCO: LA PRESENTAZIONE AL TEMPIO - MUSEO LUXORO, GENOVA NERVI

SCENE DAL PRESPE BAROCCO:
LA PRESENTAZIONE AL TEMPIO
Museo Giannettino Luxoro
Viale Mafalda di Savoia 3 - Genova Nervi 8/12/2011 - 5/2/2012

Il documento più antico relativo all´esistenza di un presepe a Genova, costituito dalla cronaca manoscritta del Convento genovese di Monte Oliveto, presso Multedo, alla data di Natale del 1610 registra: “....il P.re Alberto Honeto la prima volta espone in publico nella capella della Croce nella chiesa il misterio dello Presepio di figure di legno vestite d´habiti proporzionati à dette figure vagamente contesti (...) che con mutando d´habiti serve ancora a rappresentare il misterio dell´offerta dè Regi; e dell´appresentazione di N.o S.e nel Tempio”.
La cronaca attesta per la prima volta a Genova, l´uso di manichini articolati e vestiti per un presepe e, contemporaneamente, la sua scansione temporale in scene successive: Adorazione dei pastori, Adorazione dei Magi e Presentazione al Tempio.
Quest´ultima scena veniva allestita attorno al 2 febbraio, data che chiude il ciclo natalizio con la festa popolare della Candelora, cosiddetta per l´usanza di benedire le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”. La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l´usanza ebraica, una donna era considerata impura per il periodo di 40 giorni che seguiva il parto di un maschio e fino a quando non andava al Tempio per purificarsi.
La testimonianza più vicina a noi dell´allestimento di questa scena risale al 1903 quando Luigi Augusto Cervetto riferisce che alla Purificazione la capanna veniva sostituita da un tempio “architettonicamente foggiato sullo stile usato da Raffaello nel celebre quadro dello Sposalizio che conservasi a Brera”.
Il ricordo visivo di questo quadro evangelico è affidato, invece, ad una fotografia che riproduce appunto la scena allestita nel Santuario della Madonnetta con elementi architettonici e manichini opportunamente abbigliati.
A questi elementi e notazioni si ispira l´allestimento proposto quest´anno in museo: sotto il portico di un tempio periptero, che ricorda quello citato dal Cervetto, la Madonna presenta il Bambino Gesù al sommo Sacerdote, affiancato da due Leviti e dalla profetessa Anna, che, secondo il Vangelo di Luca riconosce il Bambino come il Messia. Nella cella le Tavole del Decalogo ricordano l´Antico Testamento, mentre il cestino con le colombe è testimonianza dell´offerta rituale prescritta dalla Legge.
Come lasciano supporre i racconti sopra citati, restano nella scenografia alcune figure di pastori testimoni della vicenda