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Johan & Levi, 26/01/2012
collana "Saggistica d'arte"
Ai Weiwei aprì il proprio blog nel 2006 e in poco più di tre anni rese pubbliche le proprie posizioni con commenti sulla situazione sociale cinese, forti critiche al governo, riflessioni sull'arte e l'architettura, scritti autobiografici. Commentò il terribile terremoto del Sichuan (pubblicando una lista dei bambini morti nel crollo nelle scuole dovuto alla "edilizia pubblica fatta di scarti di tofu"), sognò ricordando Andy Warhol e il mondo artistico dell'East Village e raccontò con ironia dell'essere accusato di frode fiscale dal Ministero della pubblica sicurezza. Improvvisamente, nel giugno 2009, il blog fu oscurato dalle autorità cinesi. Il volume raccoglie gli scritti e le immagini pubblicate online dall'artista fornendo la più completa documentazione pubblica del blog originale in lingua cinese, una testimonianza della passione dell'artista, il suo genio, la sua arroganza, la sua rabbia per le ingiustizie, la sua visione della Cina.