domenica 22 gennaio 2012

HEMA UPADHYAY: THE PRINCESSES' RUSETD BELT - STUDIO LA CITTA', VERONA

HEMA UPADHYAY
THE PRINCESSES' RUSTED BELT
Studio La Città
via Lungadige Galtarossa 21 - Verona
dal 10/12/2011 al 18/2/2012

La mostra "The Princesses' Rusted Belt" vedrà protagonisti lavori di grandi e piccole dimensioni dell'indiana Hema Upadhyay - da poco in mostra anche al Centre Pompidou di Parigi - che presenterà per l'occasione una nuova installazione, opere a parete e sculture di ridotte dimensioni, insolite per l'artista. Hema Upadhyay vive e lavora a Mumbai, dopo un esordio presso Studio la Città, ha esposto a Parigi, Tokyo, Roma e in molti musei internazionali.
L’installazione proposta, verrà presentata in Italia per la prima volta e sarà composta da circa 300 uccelli in creta decorati a mano, circondati da 6 pannelli dipinti, a parete.

The Princesses' Rusted Belt, è anche il titolo dell’opera principale in mostra e trae spunto da una vicenda avvenuta in India nel 1960. Princess Mills infatti era il primo mulino tessile di Bombay, il primo di una lunga serie a chiudere in quegli anni. Questo processo fu probabilmente una delle principali cause dello sfollamento di massa e innescò in città una serie di movimenti sociali e politici. Ecco che il “ghetto”, come luogo angusto e sovrappopolato, e gli oggetti del desiderio dei suoi abitanti, diventano rappresentazioni simboliche e sono utilizzati come metafora nei dipinti di Hema.
Piccoli uccelli fatti a mano in creta dipinta, saranno invece proposti su piccole mensole a muro in una diversa sala della galleria. Essi rappresentano, sottoforma di piccole sculture, il problema dell’immigrazione, molto presente in India. Gli uccelli proposti dall’artista sono infatti quasi tutti esemplari fluviali perché spesso, anche in passato, le migrazioni avvenivano nei pressi dei corsi d'acqua per permettere ai migranti di sfruttare le risorse idriche e la fertilità del terreno.
E' stato osservato e segnalato come la gente cerchi di attaccarsi alla propria cultura per compensare la perdita di un ambiente conosciuto e per sentirsi più “al sicuro”. Si cerca di vivere insieme e formare colonie, di osservare le tradizioni spesso in un modo che risulta eccessivamente conservatore.
Gli uccelli di Hema Upadhyay sono la testimonianza della difficoltà di adattamento dei migranti che, spesso, rende difficile anche il loro adattamento e genera gli stereotipi culturali del nostro tempo.