ANTHONY GRAFTON, MEGAN WILLIAMS
COME IL CRISTIANESIMO HA CAMBIATO IL LIBRO
Carocci, 2011
collana "Saggi"
Durante i primi tre secoli dell'era cristiana, sulla spinta delle nuove esigenze di studio e di esegesi dei testi biblici e patristici, si assistette a un graduale passaggio dal rotolo papiraceo al codice e, di conseguenza, alla definizione di quella che sarà la forma del libro. Una forma destinata a rimanere sostanzialmente invariata fino ai nostri giorni, anche dopo l'avvento verso la metà del Quattrocento della stampa a caratteri mobili. Questa trasformazione fu opera in particolare di due eruditi cristiani, Origene e il suo allievo Eusebio, attivi nella provincia romana di Cesarea, in Palestina. Pur rielaborando alcuni modelli già esistenti, i due studiosi misero a punto infatti un "nuovo" tipo di supporto (il codice) e di disposizione grafica del testo (per colonne parallele) che rendeva più agevole tutta una serie di pratiche di lettura e di studio fino a quel momento impossibili sul vecchio rotolo; o almeno assai più faticose. Ripercorrendo questo momento decisivo nella storia del libro e della trasmissione della cultura, con il gusto della narrazione e dell'aneddoto propri della migliore tradizione storiografica anglosassone, Anthony Grafton e Megan Williams ci guidano alla scoperta di un mondo lontano e affascinante, animato da copisti e collezionisti, bibliotecari e bibliofili, pagani ed eretici, facendo così emergere l'inestimabile contributo che la cultura cristiana nel suo complesso ha apportato alla conservazione e alla diffusione del sapere.
COME IL CRISTIANESIMO HA CAMBIATO IL LIBRO
Carocci, 2011
collana "Saggi"
Durante i primi tre secoli dell'era cristiana, sulla spinta delle nuove esigenze di studio e di esegesi dei testi biblici e patristici, si assistette a un graduale passaggio dal rotolo papiraceo al codice e, di conseguenza, alla definizione di quella che sarà la forma del libro. Una forma destinata a rimanere sostanzialmente invariata fino ai nostri giorni, anche dopo l'avvento verso la metà del Quattrocento della stampa a caratteri mobili. Questa trasformazione fu opera in particolare di due eruditi cristiani, Origene e il suo allievo Eusebio, attivi nella provincia romana di Cesarea, in Palestina. Pur rielaborando alcuni modelli già esistenti, i due studiosi misero a punto infatti un "nuovo" tipo di supporto (il codice) e di disposizione grafica del testo (per colonne parallele) che rendeva più agevole tutta una serie di pratiche di lettura e di studio fino a quel momento impossibili sul vecchio rotolo; o almeno assai più faticose. Ripercorrendo questo momento decisivo nella storia del libro e della trasmissione della cultura, con il gusto della narrazione e dell'aneddoto propri della migliore tradizione storiografica anglosassone, Anthony Grafton e Megan Williams ci guidano alla scoperta di un mondo lontano e affascinante, animato da copisti e collezionisti, bibliotecari e bibliofili, pagani ed eretici, facendo così emergere l'inestimabile contributo che la cultura cristiana nel suo complesso ha apportato alla conservazione e alla diffusione del sapere.