domenica 2 settembre 2012

IL DOLCE POTERE DELLE CORDE - OLSCHKI 2012

IL DOLCE POTERE DELLE CORDE
Orfeo, Apollo, Arione e Davide nella grafica tra Quattro e Cinquecento
a cura di Susanne Pollack
Leo S. Olschki, 01/2012 collana "Cataloghi"

Il catalogo contempla immagini di opere tutte dedicate a un solo oggetto: lo strumento a corda. Come ogni strumento, esso richiede l’intervento della mano per adempiere alla sua funzione.
Soltanto così si crea il suono delle corde che, invisibile e incorporeo, pervade lo spazio, riempiendolo di armonia. La mano da sola, però, può ben poco, se non si accompagna all’arte di colui che la muove.
Orfeo, Apollo, Arione e Davide sono passati alla storia (del mito o dell’Antico Testamento) per la loro straordinaria capacità nel suonare uno strumento a corda: con il suono della lira Orfeo ammansisce gli animali feroci e induce alla commozione persino le divinità degli inferi; il citaredo Apollo sovrintende alle muse e con esse ai suoni del cosmo; Arione seda il mare in tempesta, mentre Davide riesce a placare con l’arpa la melancolia di re Saul. Le opere selezionate per la mostra e commentate nei saggi del catalogo mostrano come sia proprio quell’oggetto sonoro a determinare la vita di ciascuno dei quattro protagonisti.
Viceversa, le loro figure e la loro storia influenzano la concezione dello strumento come simbolo dell’armonia in generale.

Susanne Pollack ha studiato storia dell’arte e filologia romanza (italianistica) alle Università di Dresda, Firenze e Berlino. Da alcuni anni lavora presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-PlanckInstitut. Si è occupata principalmente di grafica del Quattro e Cinquecento, concentrandosi in particolare sui processi dell’innovazione tecnica e iconografica, argomenti che ricompaiono nella sua tesi di dottorato, in corso di svolgimento all’Università di Berna, dedicata al caso dei cosiddetti Tarocchi del Mantegna. Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.