OMAGGIO A FISCHLI & WEISS
a cura di Francesca Pasini
Fondazione Remotti
via Castagneto 52 - Camogli
dal 29/9/2012 al 10/2/2013
La Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti di Camogli (Ge) è lieta di presentare Omaggio a Fischli&Weiss dalle collezioni italiane, una selezione delle famose domande dei grandi artisti svizzeri Fischli & Weiss provenienti da collezioni italiane.
La mostra si compone di oltre cinquanta domande che testimoniano, da un lato, il fascino che questi artisti hanno esercitato in Italia, e dall’altro suggeriscono un possibile autoritratto dei collezionisti che, attraverso la scelta delle domande hanno forse rivelato qualcosa di se stessi. L’ironia a tratti malinconica e la banalità del quotidiano, corrispondono infatti a quelle domande che tutti noi, magari sottovoce, ci poniamo.
Esse si alleano in modo molto variabile e arbitrario e possono dar vita a una sorta di anonimo racconto. Ecco un esempio:
Perchè lei non telefona? In privato sono un’altra persona?
Perchè gli altri stanno sempre meglio di me? Le persone sono fiori?
La ricerca potrebbe ancora scoprire qualcosa di utile su di me?
Non devo vergognarmi per le cose che non mi riguardano? Soffro di buon gusto?
Sono cavalcato da una strega? Il diavolo è contento di me?
Si può vivere nella stessa casa con una donna del tutto estranea e selvaggia?
Perchè la mia coperta è sempre così pesante? La puzza viene da fuori?
Dovrei andare a vivere da ladrone nel bosco?
Il mio cervello è forse un appartamento male arredato?
Perché la terra si concede il lusso di avermi? Perché ho sempre ragione? Perché mi lascio sempre comandare?
Perché la terra ci mette esattamente un anno per girare intorno al sole? Should I smoke opium?
Alla Biennale di Venezia del 2003, nell’installazione Fragen, le domande erano scritte al neon e ricevettero il Leone d’Oro, poi ne è nata un’edizione cartacea in varie lingue: sono piccoli fogli neri scritti in bianco che si disperdono sulle pareti come pagine di un libro. L’interazione tra sè, gli altri, le immagini, gli oggetti, le fotografie è alla base di tutto il lavoro di Fischli&Weiss e la visione e la lettura di queste domande sparse è uno stimolo molto esplicito a diventare inventori di se stessi, attraverso il gioco, l’ironia e la difficoltà del mondo che ci circonda. Questa è una delle chiavi, forse la più attraente, per accedere al lavoro di questa coppia di impareggiabili artisti.