martedì 25 settembre 2012

GIUSEPPE ZUCCARINO: IL FARSI DELLA SCRITTURA - MIMESIS 2012

GIUSEPPE ZUCCARINO
IL FARSI DELLA SCRITTURA
Mimesis, 2012
collana "Filosofie" 

In questo libro, la scrittura viene mostrata in movimento, nell’atto del suo farsi. I testi della prima parte riguardano opere narrative di Maurice Blanchot, Claude Simon e Pascal Quignard. Più imprevista è la presenza, nella stessa sezione, di uno studio su Roland Barthes, del quale però si prende in esame il progetto di scrivere un romanzo. La seconda parte del volume è incentrata invece sul rapporto fra letteratura e filosofia, ed assume come punti di riferimento ancora Blanchot (considerato stavolta per le sue opere teoriche) e Jacques Derrida. Vediamo quest’ultimo nelle vesti di lettore di due grandi autori novecenteschi, Joyce e Artaud, ma anche impegnato a sognare un’opera sul tema della circoncisione. Non è un caso se, in vari saggi del volume, l’attenzione viene rivolta, oltre che alle opere compiute, al processo stesso dello scrivere, inteso nella sua materialità grafica e nelle correzioni e ripensamenti a cui dà luogo. La scrittura, infatti, tende di per sé a non raggiungere mai totalmente il proprio scopo, configurandosi come una ricerca illimitata, che mira sempre a qualcosa di più rispetto a quanto le è dato di conseguire. 

Giuseppe Zuccarino, nato nel 1955, è critico e traduttore. Ha pubblicato vari volumi di saggi (La scrittura impossibile, Genova, 1995; L’immagine e l’enigma, ivi, 1998; Critica e commento. Benjamin, Foucault, Derrida, ivi, 2000; Percorsi anomali, Udine, 2002; Il desiderio, la follia, la morte, ivi, 2005; Il dialogo e il silenzio, ivi, 2008; Da un’arte all’altra, Novi Ligure, 2009; Note al palinsesto, ivi, 2012) e di frammenti (Insistenze, Genova, 1996; Grafemi, Novi Ligure, 2007). Tra i libri da lui tradotti figurano opere di Mallarmé, Bataille, Klossowski, Blanchot, Caillois e Barthes.