FEDERICO LAMA
GAS
Studio Incantations
Vico San Giorgio 9-11RR - Genova
5/2/2016 - 12/2/2016
Nella ricorrenza degli anni drammatici della prima guerra mondiale la mostra “GAS” vuole ricordare a tutti che è proprio all”aprile 1915 che si fa risalire per la prima volta l’uso massiccio dei gas asfissianti in guerra.
Un fatto che colpisce particolarmente per la sua brutalità e il suo cinismo, emblematico di una guerra in cui migliaia di giovani furono scientemente mandati a morire come “carne da cannone”.
La mostra si articola in tre sezioni: l’Orrore, la Compassione e l’Oblio, un percorso che due personaggi, entrambi poco più che ventenni, un giovane uomo di oggi e un giovane fante di ieri, compiono idealmente insieme.
Alla fine di questo percorso il giovane fante, la cui nudità ne testimonia tutta la fragilità e l’impotenza, sembra chiedere al suo coetaneo di oggi : “Questo, resta di me? Un selfie della memoria?”
- Federico Lama
Federico Lama nasce a Genova e vive attualmente a Chiavari.
La sua vita lavorativa si svolge come manager, in Italia e all’estero, nell’ambito delle tecnologie informatiche. Come free lance tiene seminari sulla qualità delle relazioni interpersonali.
Dal 2001, rallentati i ritmi lavorativi, si dedica con passione alla fotografia e alla scrittura.
Convinto analogico e bianconerista (stampa in proprio le sue fotografie in camera oscura), è passato recentemente al digitale, pur mantenendo i piedi in due staffe.
La mostra “GAS” infatti propone stampe analogiche e digitali.
Ha esposto sue fotografie in molte collettive a Chiavari, Sestri Levante (Una penisola di luce) e a Genova (presso l’Associazione Culturale Satura).
Mostre personali: a Chiavari (“E’ segno” nel 2014 e “Gas” nel 2015).
GAS
Studio Incantations
Vico San Giorgio 9-11RR - Genova
5/2/2016 - 12/2/2016
Nella ricorrenza degli anni drammatici della prima guerra mondiale la mostra “GAS” vuole ricordare a tutti che è proprio all”aprile 1915 che si fa risalire per la prima volta l’uso massiccio dei gas asfissianti in guerra.
Un fatto che colpisce particolarmente per la sua brutalità e il suo cinismo, emblematico di una guerra in cui migliaia di giovani furono scientemente mandati a morire come “carne da cannone”.
La mostra si articola in tre sezioni: l’Orrore, la Compassione e l’Oblio, un percorso che due personaggi, entrambi poco più che ventenni, un giovane uomo di oggi e un giovane fante di ieri, compiono idealmente insieme.
Alla fine di questo percorso il giovane fante, la cui nudità ne testimonia tutta la fragilità e l’impotenza, sembra chiedere al suo coetaneo di oggi : “Questo, resta di me? Un selfie della memoria?”
- Federico Lama
Federico Lama nasce a Genova e vive attualmente a Chiavari.
La sua vita lavorativa si svolge come manager, in Italia e all’estero, nell’ambito delle tecnologie informatiche. Come free lance tiene seminari sulla qualità delle relazioni interpersonali.
Dal 2001, rallentati i ritmi lavorativi, si dedica con passione alla fotografia e alla scrittura.
Convinto analogico e bianconerista (stampa in proprio le sue fotografie in camera oscura), è passato recentemente al digitale, pur mantenendo i piedi in due staffe.
La mostra “GAS” infatti propone stampe analogiche e digitali.
Ha esposto sue fotografie in molte collettive a Chiavari, Sestri Levante (Una penisola di luce) e a Genova (presso l’Associazione Culturale Satura).
Mostre personali: a Chiavari (“E’ segno” nel 2014 e “Gas” nel 2015).