DIPARTITA FINALE
di Franco Branciaroli
liberamente tratto da Finale di partita di Samuel Beckett
con (in ordine anagrafico) Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai, Franco Branciaroli, Maurizio Donadoni e Sebastiano Bottari
scene Margherita Palli
luci Gigi Saccomandi
regia Franco Branciaroli
CTB Stabile di Brescia – Teatro de Gli Incamminati Teatro della Corte
Viale Duca D'Aosta Emanuele Filiberto - Genova
26/1/2016 - 31/1/2016
Dopo l’apprezzata edizione di Finale di Partita di Beckett del 2006, Franco Branciaroli da autore firma, con questo Dipartita Finale, un testo ascrivibile alla stessa atmosfera dell’assurdo.
È la storia di tre clochard, Pol, Pot e il Supino, comicamente alle prese con le questioni ultime, cui li costringe Toto, travestimento della morte.
Oltre allo stesso Branciaroli, che ricoprirà quest’ultimo ruolo, ad interpretarlo ci sarà un cast esemplare di attori: Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Massimo Popolizio, presentati in locandina in ordine anagrafico.
E il fine metafisico, quello di un mondo affossato nell’assenza di valori e che affida la propria longevità alla scienza, in assenza di una fede nell’immortalità, è perseguito con strumenti irresistibilmente divertenti.
“È una parodia, un western, un gioco da ubriachi sulla condizione umana dei nostri tempi – spiega Branciaroli - con tre barboni che giacciono in una baracca sulle rive di un fiume, forse del Tevere, e con la morte, nei panni di Totò menagramo, che li va a trovare impugnando la falce”.
Il finale, a sorpresa, è lieto per tre quarti.
di Franco Branciaroli
liberamente tratto da Finale di partita di Samuel Beckett
con (in ordine anagrafico) Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai, Franco Branciaroli, Maurizio Donadoni e Sebastiano Bottari
scene Margherita Palli
luci Gigi Saccomandi
regia Franco Branciaroli
CTB Stabile di Brescia – Teatro de Gli Incamminati Teatro della Corte
Viale Duca D'Aosta Emanuele Filiberto - Genova
26/1/2016 - 31/1/2016
Dopo l’apprezzata edizione di Finale di Partita di Beckett del 2006, Franco Branciaroli da autore firma, con questo Dipartita Finale, un testo ascrivibile alla stessa atmosfera dell’assurdo.
È la storia di tre clochard, Pol, Pot e il Supino, comicamente alle prese con le questioni ultime, cui li costringe Toto, travestimento della morte.
Oltre allo stesso Branciaroli, che ricoprirà quest’ultimo ruolo, ad interpretarlo ci sarà un cast esemplare di attori: Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Massimo Popolizio, presentati in locandina in ordine anagrafico.
E il fine metafisico, quello di un mondo affossato nell’assenza di valori e che affida la propria longevità alla scienza, in assenza di una fede nell’immortalità, è perseguito con strumenti irresistibilmente divertenti.
“È una parodia, un western, un gioco da ubriachi sulla condizione umana dei nostri tempi – spiega Branciaroli - con tre barboni che giacciono in una baracca sulle rive di un fiume, forse del Tevere, e con la morte, nei panni di Totò menagramo, che li va a trovare impugnando la falce”.
Il finale, a sorpresa, è lieto per tre quarti.