RISE AND FALL OF THE APARTHEID
Photography and the Bureaucracy of Everyday Life
a cura di Okwui Enwezor
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro 14 - Milano
9 Luglio 2013 - 15 Settembre 2013
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita dal 9 luglio al 15 settembre 2013 una grande mostra, RISE AND FALL OF APARTHEID: Photography and the Bureaucracy of Everyday Life (Ascesa e declino dell’Apartheid: fotografia e burocrazia della vita quotidiana) la prima e la più completa raccolta delle immagini che hanno fatto la storia dell’apartheid, ideata dall' ICP International Center of Photography di New York.
Curata da Okwui Enwezor - in passato adjunct curator all’ICP e oggi direttore della Haus der Kunst di Monaco dove la mostra è approdata in primavera dopo il grande successo americano - insieme con Rory Bester, l’esposizione arriva in Italia per l’estate 2013 promossa e prodotta da Comune di Milano – Cultura , PAC e CIVITA.
Pietra miliare nel suo genere e frutto di oltre sei anni di ricerche, il progetto raccoglie il lavoro di quasi 70 fotografi, artisti e registi, dimostrando il potere dell’immagine - dal saggio fotografico al reportage, dall’analisi sociale al fotogiornalismo e all'arte - di registrare e analizzare l'eredità dell'apartheid e i suoi effetti sulla vita quotidiana in Sud Africa.
Complessa, intensa, evocativa e drammatica, la mostra analizza oltre 60 anni di produzione illustrata e fotografica ormai parte della memoria storica e della moderna identità sudafricana. Fotografie, opere d'arte, film, video, documenti, poster e periodici: un ricco mosaico di materiali, molti dei quali raramente esposti insieme, documenta uno dei periodi storici più importanti del ventesimo secolo, le sue conseguenze tuttora durature sulla società sudafricana e l'importanza del ruolo di Nelson Mandela.
Oltre al lavoro dei membri del Drum Magazine negli anni '50, dell’Afrapix Collective degli anni '80 e ai reportage del cosiddetto Bang Bang Club, saranno esposte anche eccezionali opere di fotografi sudafricani all'avanguardia quali Leon Levson, Eli Weinberg, David Goldblatt, Peter Magubane, Alf Khumalo, Jurgen Schadeberg, Sam Nzima, Ernest Cole, George Hallet, Omar Badsha, Gideon Mendel, Paul Weinberg, Kevin Carter, Joao Silva e Greg Marinovich. In mostra anche le opere di una nuova generazione di fotografi sudafricani, tra cui Sabelo Mlangeni e Thabiso Sekgale, che esplorano le conseguenze che ancora oggi l’apartheid produce nel paese.
Insieme a loro anche artisti contemporanei quali Adrian Piper, Sue Williamson, Jo Ractliffe, Jane Alexander, Santu Mofokeng, Guy Tillim, Hans Haacke e un video che raccoglie 10 animazioni di William Kentridge per un totale di quasi un’ora di proiezione.
La mostra è accompagnata dalla versione originale del catalogo in inglese, curato da Okwui Enwezor e Rory Bester (co-curatore dell’edizione newyorchese dell’esposizione) con saggi degli stessi Enwezor e Bester nonché di altri illustri studiosi della materia, tra cui Darren Newbury, Achille Mbembe, Patricia Hayes, Collin Richards, Khwezi Gule e Michael Godby.
La mostra al PAC è realizzata con il sostegno di TOD’S, sponsor dell’attività espositiva annuale del Padiglione milanese.
Photography and the Bureaucracy of Everyday Life
a cura di Okwui Enwezor
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
via Palestro 14 - Milano
9 Luglio 2013 - 15 Settembre 2013
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita dal 9 luglio al 15 settembre 2013 una grande mostra, RISE AND FALL OF APARTHEID: Photography and the Bureaucracy of Everyday Life (Ascesa e declino dell’Apartheid: fotografia e burocrazia della vita quotidiana) la prima e la più completa raccolta delle immagini che hanno fatto la storia dell’apartheid, ideata dall' ICP International Center of Photography di New York.
Curata da Okwui Enwezor - in passato adjunct curator all’ICP e oggi direttore della Haus der Kunst di Monaco dove la mostra è approdata in primavera dopo il grande successo americano - insieme con Rory Bester, l’esposizione arriva in Italia per l’estate 2013 promossa e prodotta da Comune di Milano – Cultura , PAC e CIVITA.
Pietra miliare nel suo genere e frutto di oltre sei anni di ricerche, il progetto raccoglie il lavoro di quasi 70 fotografi, artisti e registi, dimostrando il potere dell’immagine - dal saggio fotografico al reportage, dall’analisi sociale al fotogiornalismo e all'arte - di registrare e analizzare l'eredità dell'apartheid e i suoi effetti sulla vita quotidiana in Sud Africa.
Complessa, intensa, evocativa e drammatica, la mostra analizza oltre 60 anni di produzione illustrata e fotografica ormai parte della memoria storica e della moderna identità sudafricana. Fotografie, opere d'arte, film, video, documenti, poster e periodici: un ricco mosaico di materiali, molti dei quali raramente esposti insieme, documenta uno dei periodi storici più importanti del ventesimo secolo, le sue conseguenze tuttora durature sulla società sudafricana e l'importanza del ruolo di Nelson Mandela.
Oltre al lavoro dei membri del Drum Magazine negli anni '50, dell’Afrapix Collective degli anni '80 e ai reportage del cosiddetto Bang Bang Club, saranno esposte anche eccezionali opere di fotografi sudafricani all'avanguardia quali Leon Levson, Eli Weinberg, David Goldblatt, Peter Magubane, Alf Khumalo, Jurgen Schadeberg, Sam Nzima, Ernest Cole, George Hallet, Omar Badsha, Gideon Mendel, Paul Weinberg, Kevin Carter, Joao Silva e Greg Marinovich. In mostra anche le opere di una nuova generazione di fotografi sudafricani, tra cui Sabelo Mlangeni e Thabiso Sekgale, che esplorano le conseguenze che ancora oggi l’apartheid produce nel paese.
Insieme a loro anche artisti contemporanei quali Adrian Piper, Sue Williamson, Jo Ractliffe, Jane Alexander, Santu Mofokeng, Guy Tillim, Hans Haacke e un video che raccoglie 10 animazioni di William Kentridge per un totale di quasi un’ora di proiezione.
La mostra è accompagnata dalla versione originale del catalogo in inglese, curato da Okwui Enwezor e Rory Bester (co-curatore dell’edizione newyorchese dell’esposizione) con saggi degli stessi Enwezor e Bester nonché di altri illustri studiosi della materia, tra cui Darren Newbury, Achille Mbembe, Patricia Hayes, Collin Richards, Khwezi Gule e Michael Godby.
La mostra al PAC è realizzata con il sostegno di TOD’S, sponsor dell’attività espositiva annuale del Padiglione milanese.