giovedì 2 febbraio 2012

LUCA MASSIDDA: ATLANTE DELLE GRANDI ESPOSIZIONI UNIVERSALI - FRANCO ANGELI, 2012

LUCA MASSIDDA
ATLANTE DELLE GRANDI ESPOSIZIONI UNIVERSALI
Storia e geografia del medium espositivo
Franco Angeli, 9/1/2012
Collana "Emoticon - Segni Passaggi Territori"

Londra 1851: sotto le volte trasparenti del Crystal Palace la Regina Vittoria presenta al primo grande pubblico di massa della storia i traguardi raggiunti dal mondo sotto la guida disciplinata dell'imperialismo britannico.
Shanghai 2010: nei padiglioni di un'expo che promette al mondo una città e una vita migliori la Repubblica Popolare Cinese mette in mostra le sue credenziali come nuovo agente dominante del capitalismo mondiale.
Sono passati più di centocinquanta anni e il Capitale nuovamente sceglie il più moderno dei palcoscenici per presentare al mondo il suo volto più spettacolare. Tutti i valori, i simboli, le forme che le avevano viste nascere sono andati perduti, e nonostante questo le grandi esposizioni universali continuano a funzionare.
Come è possibile? Come possono questi moderni dispositivi spettacolari ritrovare un senso nel momento in cui tutte le strutture - e le sovrastrutture - del mondo che li aveva generati sembrano essere definitivamente crollate?
Per rispondere a queste domande è necessario ricostruire puntualmente la storia del medium espositivo: le condizioni industriali della sua nascita, le cause televisive e postmoderne della sua crisi, le ragioni informazionali della sua rinascita.
Tre momenti fondamentali, tre stagioni nella storia delle grandi esposizioni universali che qui vengono osservate a partire da tre punti di vista diversi, quello strutturale del sistema economico, quello sovrastrutturale del sistema dei media, quello in rete del sistema urbano.

Luca Massidda è dottore di ricerca in Comunicazione e nuove tecnologie presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Ha curato, insieme a Valeria Giordano, Dicotomie del moderno (Liguori, 2010).