REGIONIS FORMA PULCHERRIMA
Percezioni, lessico, categorie del paesaggio nella letteratura latina
Atti del Convegno di studio (Palazzo Bo, Università degli studi di Padova, 15-16 marzo 2011)
a cura di Gianluigi Baldo e Elena Cazzuffi
Olschki, 2013
collaba "Biblioteca dell'Archivum Romanicum"
I quattordici studi del volume indagano le 
forme concettuali, le realizzazioni testuali e la costituzione di un lessico del 
paesaggio nella letteratura latina. I contributi sono firmati da filologi 
classici, geografi, filosofi ed ecologi; questo ha consentito di ampliare gli 
orizzonti interpretativi oltre i tradizionali confini retorici del locus 
amoenus/horridus e di problematizzare in modo efficace la tesi berquiana 
dell’«inesistenza» del paesaggio nel mondo antico. 
Sommario
Premessa 
• Mauro Varotto, Oltre il locus amoenus: le diverse geografie del paesaggio 
latino • Martina Elice, Le parole del deserto: sconfinamenti lessicali • 
Gianluigi Baldo, L’angulus oraziano: lessico, descrizioni, visioni • Novella 
Cesaro, Percorsi dello sguardo: Catullo, Tibullo e Properzio • Antonella Duso, I 
luoghi del racconto e del lamento nell’elegia ovidiana • Elena Cazzuffi, Vedute, 
cataloghi, descrizioni geografiche e itinerari nei Carmina minora di Claudiano • 
Giovanni Ravenna, Sulla forma dei luoghi in Marziale • Giovanni Ravenna, Facies 
decora campestris: schede cassiodoree • Romeo Schievenin, Spazio e paesaggio 
nell’epistolografia latina • Gianumberto Caravello, L’evoluzione del paesaggio 
da un punto di vista ecologico • Almo Farina, Il paesaggio quale interfaccia 
semiotica tra gli organismi e le loro risorse • Luisa Bonesio, Il contributo 
della letteratura latina alla comprensione moderna del paesaggio • Franco 
Farinelli, Paesaggio: senso e significato • Ermanno Malaspina, Topia = 
«pergolato»? Dai dialetti romanzi al latino (nota a Vitr. 5,6,9; Copa 7; Plin. 
nat. 12,22; Spart. Hadr. 10,4).
