sabato 16 novembre 2013

OUSMANE NDIAYE DAGO: DAGO - PALAZZETTO ART GALLERY, ROMA




OUSMANE NDIAYE DAGO
DAGO
a cura di Enrico Mascelloni
Palazzetto Art Gallery
via delle Botteghe Oscure 34 - Roma
dal 7/11/2013 al 30/11/2013

Giovedì 7 novembre 2013, alle ore 18.00, nella sede della Palazzetto Art Gallery, in via delle Botteghe Oscure 34 a Roma, s’inaugura la mostra DAGO. Ousmane Ndiaye Dago è un designer, grafico, fotografo senegalese, nato nel 1952; l’esposizione si concentra principalmente sulla sua attività di fotografo di nudi femminili che l’hanno reso noto a livello internazionale. L’esposizione è curata dal critico d’arte Enrico Mascelloni, che da anni segue l’artista e che introdurrà la presente mostra con una sua prolusione. Ousmane Ndiaye Dago è nato a Dakar in Senegal nel 1952.
Dopo essersi diplomato in Arti Plastiche all’Istituto Nazionale di Belle Arti del suo paese si trasferisce in Belgio e si diploma in Arti Grafiche all’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa (1981). Torna a Dakar e ottiene la cattedra di Arti Grafiche all’Istituto Nazionale di Belle Arti e assume la direzione artistica della rivista LOCA. Per oltre un decennio collabora a numerose riviste e ne fonda alcune. S’impone presto come art designer e come il principale creatore di pubblicità del suo Paese. Quasi contemporaneamente apre uno studio fotografico, dove realizza soltanto opere che definisce “creative”, estranee al suo lavoro principale, e dove allestisce gruppi di grande teatralità: donne africane che dipinge di bianco servendosi di gesso e che poi sporca di colore ottenendo un effetto di forte drammatizzazione e di potente erotismo. Tutte le sue figure sono femminili, rigorosamente prive di volto e molto spesso ritratte di schiena. La sua prima personale di notevole impegno è allo Spazio Renault di Dakar, dove espone venti opere in occasione del Mese della Fotografia (1998). È invitato con le prime foto di grandi dimensioni (sei opere di 160 x 200 cm), realizzate per l’occasione, alla mostra Il ritorno dei maghi, tenutasi a Orvieto a cura di Enrico Mascelloni e Sarenco nel 2000 (cat. Skira). È invitato alla mostra Noorderlicht al Museo d’Arte Contemporanea di Groningen (Olanda) e al Festival dei Tre Continenti di Nantes, dove è pubblicata una monografia dal titolo Odes Nues. Ben presto s’impone in Europa come uno dei maggiori artisti contemporanei dell’Africa e come uno dei più originali protagonisti dell’uso della fotografia. È invitato alla Biennale di Venezia del 2001 ed alla Biennale di Valencia dello stesso anno. Nel 2002 è presentato da Enrico Mascelloni in un’ampia antologica a Terni a Palazzo Fabrizi. Nello stesso anno esce una monografia con testi di Achille Bonito Oliva, Martina Corgnati e T.K. Biaya (Prearo editore). A oggi varie e importanti sono le sue mostre e pubblicazioni. Sue opere si trovano in prestigiose collezioni pubbliche e private.