sabato 3 marzo 2012

ARTE POVERA: LA PRIMA MOSTRA - PALAZZO DUCALE, GENOVA


ARTE POVERA: LA PRIMA MOSTRA
a cura Linda Kaiser e Francesco Masnata
Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9 – Cortile Maggiore - Genova
dal 2 al 18/3/2012

Inaugura sabato 3 marzo 2012, a Palazzo Ducale di Genova, la mostra che vuole essere rivisitazione storica di quella che nel lontano 1967, proprio a Genova, diede ufficialmente vita all’Arte Povera, il movimento che più di ogni altro segna l’arte italiana della seconda metà del secolo scorso.
Nata nel capoluogo ligure nel settembre-ottobre 1967 presso la Galleria La Bertesca, l’Arte Povera fu il risultato del felice connubio dell’attività propositiva di un gallerista, Francesco Masnata, e della ricerca di un critico, Germano Celant, entrambi genovesi.

Contenuti
L’idea della mostra attuale nasce dal desiderio di ricostruire fotograficamente e documentalmente – per la prima volta e il più fedelmente possibile – le opere che furono realmente esposte nel 1967, il rapporto di queste con lo spazio e le fasi di allestimento. Nella stanza principale vengono documentati anche i 12 artisti protagonisti (Arte Povera: Boetti, Fabro, Kounellis, Paolini, Pascali, Prini; Im-spazio: Bignardi, Ceroli, Icaro, Mambor, Mattiacci, Tacchi), con ritratti e immagini che li vedono interagire nell’ambiente e con i personaggi dell’epoca.
Nella seconda stanza il percorso prosegue con le tappe principali del programma espositivo della Galleria La Bertesca, dalla sua apertura, avvenuta con la famosa mostra sulla Pop Art americana nel 1966, fino al 1968. Qui viene rievocato il clima delle avanguardie artistiche del periodo.
In una terza stanza è presentata la sintesi dei fatti artistici e socio-politico-culturali che ricostruiscono il contesto storico del “1967 e dintorni”, cioè dall’anno precedente all’anno successivo alla mostra in oggetto. Sono leggibili i testi del catalogo originale e delle prime recensioni.

Supporti
La mostra si avvale di materiali anche inediti conservati nell’Archivio La Bertesca- Masnata: fotografie, cataloghi, inviti, documenti e supporti di diverso genere. Per l’occasione, verrà realizzato un catalogo, con testi di Linda Kaiser, Svjetlana Muzdalo e Silvio Ferrari.
Inoltre, sono state prodotte alcune interviste filmate – complementari e mirate alla lettura della mostra e del periodo storico – a Germano Beringheli (giornalista critico d’arte), Dudy Faggioni (gallerista), Silvio Ferrari (scrittore), Francesco Masnata (gallerista) e Daniela Palazzoli (critico d’arte), visibili all’interno dello spazio.

Particolarità
Il taglio critico e il tema della mostra non seguono uno schema corrente, in quanto privilegiano la storia e non il mercato: le opere d’arte in quanto oggetto non sono presenti fisicamente, ma sono soltanto rievocate e documentate.
La mostra è stata interamente autofinanziata e autoprodotta. Non è stato richiesto alcun contributo a nessuno: oltre a garantire una totale indipendenza ai curatori, questo assunto sta a dimostrare ciò che si può realizzare con una reale – e attuale – “povertà” di mezzi, distinguendosi da fenomeni celebrativi finanziariamente azzardati.

Ringraziamenti
Ringraziamo Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura per l’ospitalità e, in particolare, per la loro disponibilità, il presidente Luca Borzani e il direttore Pietro Da Passano, nonché il loro staff; Claudio Maccagno per le riprese filmate; Silvio Ferrari per il contributo sulla storia socio-politico-culturale della città; Svjetlana Muzdalo per le ricerche sulla prima mostra dell’Arte Povera (dottorato per l’Università di Bonn); Germano Beringheli, Dudy Faggioni e Daniela Palazzoli; Publifoto per i contributi tecnici; Georgiana Ripa.

Curatori
Francesco Masnata si occupa di arte contemporanea dal 1964. Ha aperto a Genova la Galleria La Bertesca nel 1966. Negli anni ’70 ha aperto altre gallerie con lo stesso nome a Milano, Düsseldorf e Roma. Contemporaneamente ha creato anche le Edizioni Masnata per documentare i movimenti artistici d’avanguardia e i nuovi linguaggi dell’arte.
Linda Kaiser è critico d’arte e giornalista. È laureata in Storia della critica d’arte all’Università di Genova, specializzata in Storia dell’arte contemporanea all’Università di Siena (sul Fluxus e la sua variante italiana) e dottore di ricerca all’Università di Milano. Si occupa di musei e archivi d’impresa e di nuove tendenze.