GIANMARIA AJANI - ALESSANDRA DONATI
I DIRITTI DELL'ARTE CONTEMPORANEA
Allemandi, 14/3/2012
L'arte contemporanea non conosce limiti. Il diritto pone regole, e limiti. Perché allora accostare al diritto l'arte, fino a proporre un "Manifesto per i Diritti dell'Arte Contemporanea"? La risposta è in quell'aggettivo, "contemporanea", che distingue l'azione artistica di oggi dal patrimonio creativo che si è accumulato nel tempo. Il diritto conosce bene l'arte classica e moderna, fatta di statue, quadri, oggetti. È invece imbarazzato di fronte all'arte contemporanea, che negli ultimi decenni ha mischiato i generi e innovato i modi dell'espressione, in una ricerca sempre più convinta verso la smaterializzazione dell'opera, giocando con la confusione fra artista/soggetto e pubblico/fruitore. Il dialogo fra artisti, operatori e giuristi che per la prima volta è raccolto in queste pagine ci conduce a una nuova comprensione dei Diritti dell'Arte Contemporanea, intesi non come limite, ma come occasione di comunicazione.
I DIRITTI DELL'ARTE CONTEMPORANEA
Allemandi, 14/3/2012
L'arte contemporanea non conosce limiti. Il diritto pone regole, e limiti. Perché allora accostare al diritto l'arte, fino a proporre un "Manifesto per i Diritti dell'Arte Contemporanea"? La risposta è in quell'aggettivo, "contemporanea", che distingue l'azione artistica di oggi dal patrimonio creativo che si è accumulato nel tempo. Il diritto conosce bene l'arte classica e moderna, fatta di statue, quadri, oggetti. È invece imbarazzato di fronte all'arte contemporanea, che negli ultimi decenni ha mischiato i generi e innovato i modi dell'espressione, in una ricerca sempre più convinta verso la smaterializzazione dell'opera, giocando con la confusione fra artista/soggetto e pubblico/fruitore. Il dialogo fra artisti, operatori e giuristi che per la prima volta è raccolto in queste pagine ci conduce a una nuova comprensione dei Diritti dell'Arte Contemporanea, intesi non come limite, ma come occasione di comunicazione.