PEDRO CABRITA REIS
A REMOTE WHISPER
a cura di Sabrina van der Ley
Palazzo Falier, San Marco 2906 - Venezia
dal 29/572013 al 24/11/2013
A remote whisper è la straordinaria mostra dell'artista portoghese conosciuto in tutto il mondo Pedro Cabrita Reis, pensata appositamente per la 55. Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia. L'artista presenta nei 700 metri quadri del piano nobile di Palazzo Falier un intervento monumentale, che invade le pareti e i pavimenti invitando il visitatore a intraprendere traiettorie casuali attraverso lo spazio, costruendo così un'intricata percezione dell'opera.
La mostra, curata da Sabrina van der Ley, Direttore per l’Arte Contemporanea del National Museum of Art, Architecture and Design di Oslo, è una ricostruzione in situ, semi-precaria, artigianale, che combina alluminio, vetro, lampade fluorescenti, disegni, quadri e foto.
Cabrita Reis, la cui ricerca mira da sempre a creare una forte relazione tra opera, spazio e fruitore, nel progetto di Palazzo Falier sottolinea la propensione a sovrapporre lo spazio dell'esposizione con quello del lavoro artistico.
Fin dall’inizio degli Anni '90, il suo lavoro ruota attorno a tematiche quali la casa, l'abitare, le costruzioni e il territorio. Oltre a creare lavori con elementi della vita quotidiana come sedie, tavoli, porte e finestre, l'artista compone opere che si impossessano dello spazio espositivo con strutture complesse e altrettanto pervasive.
“I suoi interventi, di natura quasi integralmente site specific, racchiudono una presenza persistente di percorsi che si incrociano, come reminiscenze o esperienze vernacolari appartentemente banali. Ogni lavoro si propone come inventario continuo del mondo e allo stesso tempo come un modello per la sua percezione. Questo personale e intricato metodo di costruzione, caratteristico del linguaggio dell’artista, è l’approccio prevalente nella mostra di Palazzo Falier, e assume i connotati di dialogo con uno spazio da vivere”.
-Sabrina van der Ley-
La mostra a remote whisper è organizzata per conto del Segretario di Stato per la Cultura del Portogallo con il supporto di Galerie Nelson-Freeman, Parigi | Ivorypress, Madrid | Magazzino, Roma | Mai 36, Zurigo | Peter Freeman Inc., New York
Nato nel 1956 a Lisbona, Pedro Cabrita Reis è considerato uno degli artisti portoghesi più importanti della sua generazione. Il complesso lavoro dell'artista è caratterizzato da un discorso filosofico e poetico che spazia tra vari media: pittura, fotografia, disegno e sculture, a volte composti da materiali di recupero e oggetti industriali. Utilizzando materiali semplici assemblati attraverso processi costruttivi, Pedro Cabrita Reis ricicla reminiscenze quasi anonime di gesti primordiali e di azioni che si ripetono di continuo nella vita quotidiana. Riflettendo su questioni legate allo spazio e alla memoria, il suo lavoro assume un potere di associazione così suggestivo da raggiungere una dimensione metaforica che supera l'elemento visivo. La complessa diversità teoretica e formale del lavoro di Cabrita Reis deriva da una riflessione antropologica che è contraria al riduzionismo del discorso sociologico. Il suo lavoro, infatti, è basato e costruito sull'indagine del non detto.
Pedro Cabrita Reis ha partecipato a numerose esposizioni internazionali, come Documenta IX (1992), la 21. e 24. Biennale di São Paulo (1994 e 1998), la 10. Biennale di Lyon (2009).
Nel 2003 ha rappresentato il Portogallo alla 50. Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia. I musei e le istituzioni d'arte più importanti al mondo hanno dedicato a Cabrita Reis mostre personali. Tra questi, Tate Modern (Londra), Hamburger Kunsthalle (Amburgo), Serralves Museum of Contemporary Art (Porto), MACRO Museo d'Arte Contemporanea (Roma), Musée Carré d'Art (Nîmes), Centro de Arte Moderna - Fundação Calouste Gulbenkian (Lisbona), Museu Colecçao Berardo (Lisbona), Kunsthaus Graz (Graz), Museo Tamayo (Città del Messico), Museum M in Leuven (Lovanio) and Pinacoteca de São Paulo (San Paolo).
A REMOTE WHISPER
a cura di Sabrina van der Ley
Palazzo Falier, San Marco 2906 - Venezia
dal 29/572013 al 24/11/2013
A remote whisper è la straordinaria mostra dell'artista portoghese conosciuto in tutto il mondo Pedro Cabrita Reis, pensata appositamente per la 55. Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia. L'artista presenta nei 700 metri quadri del piano nobile di Palazzo Falier un intervento monumentale, che invade le pareti e i pavimenti invitando il visitatore a intraprendere traiettorie casuali attraverso lo spazio, costruendo così un'intricata percezione dell'opera.
La mostra, curata da Sabrina van der Ley, Direttore per l’Arte Contemporanea del National Museum of Art, Architecture and Design di Oslo, è una ricostruzione in situ, semi-precaria, artigianale, che combina alluminio, vetro, lampade fluorescenti, disegni, quadri e foto.
Cabrita Reis, la cui ricerca mira da sempre a creare una forte relazione tra opera, spazio e fruitore, nel progetto di Palazzo Falier sottolinea la propensione a sovrapporre lo spazio dell'esposizione con quello del lavoro artistico.
Fin dall’inizio degli Anni '90, il suo lavoro ruota attorno a tematiche quali la casa, l'abitare, le costruzioni e il territorio. Oltre a creare lavori con elementi della vita quotidiana come sedie, tavoli, porte e finestre, l'artista compone opere che si impossessano dello spazio espositivo con strutture complesse e altrettanto pervasive.
“I suoi interventi, di natura quasi integralmente site specific, racchiudono una presenza persistente di percorsi che si incrociano, come reminiscenze o esperienze vernacolari appartentemente banali. Ogni lavoro si propone come inventario continuo del mondo e allo stesso tempo come un modello per la sua percezione. Questo personale e intricato metodo di costruzione, caratteristico del linguaggio dell’artista, è l’approccio prevalente nella mostra di Palazzo Falier, e assume i connotati di dialogo con uno spazio da vivere”.
-Sabrina van der Ley-
La mostra a remote whisper è organizzata per conto del Segretario di Stato per la Cultura del Portogallo con il supporto di Galerie Nelson-Freeman, Parigi | Ivorypress, Madrid | Magazzino, Roma | Mai 36, Zurigo | Peter Freeman Inc., New York
Nato nel 1956 a Lisbona, Pedro Cabrita Reis è considerato uno degli artisti portoghesi più importanti della sua generazione. Il complesso lavoro dell'artista è caratterizzato da un discorso filosofico e poetico che spazia tra vari media: pittura, fotografia, disegno e sculture, a volte composti da materiali di recupero e oggetti industriali. Utilizzando materiali semplici assemblati attraverso processi costruttivi, Pedro Cabrita Reis ricicla reminiscenze quasi anonime di gesti primordiali e di azioni che si ripetono di continuo nella vita quotidiana. Riflettendo su questioni legate allo spazio e alla memoria, il suo lavoro assume un potere di associazione così suggestivo da raggiungere una dimensione metaforica che supera l'elemento visivo. La complessa diversità teoretica e formale del lavoro di Cabrita Reis deriva da una riflessione antropologica che è contraria al riduzionismo del discorso sociologico. Il suo lavoro, infatti, è basato e costruito sull'indagine del non detto.
Pedro Cabrita Reis ha partecipato a numerose esposizioni internazionali, come Documenta IX (1992), la 21. e 24. Biennale di São Paulo (1994 e 1998), la 10. Biennale di Lyon (2009).
Nel 2003 ha rappresentato il Portogallo alla 50. Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia. I musei e le istituzioni d'arte più importanti al mondo hanno dedicato a Cabrita Reis mostre personali. Tra questi, Tate Modern (Londra), Hamburger Kunsthalle (Amburgo), Serralves Museum of Contemporary Art (Porto), MACRO Museo d'Arte Contemporanea (Roma), Musée Carré d'Art (Nîmes), Centro de Arte Moderna - Fundação Calouste Gulbenkian (Lisbona), Museu Colecçao Berardo (Lisbona), Kunsthaus Graz (Graz), Museo Tamayo (Città del Messico), Museum M in Leuven (Lovanio) and Pinacoteca de São Paulo (San Paolo).