ERIC NISENSON
VITA E MUSICHE DI JOHN COLTRANE
Odoya (26 febbraio 2015)
Collana: Musica
John Coltrane è uno dei più influenti musicisti del Novecento. Esiste un jazz prima e dopo di lui, ma la sua importanza va oltre il semplice ambito della musica d’improvvisazione. Il rock e l’avanguardia contemporanea devono molto alla sua ricerca sonora, che è anche un autentico anelito alla spiritualità.
Eric Nisenson ripercorre criticamente le diverse fasi dell’avventura estetica e spirituale di un artista che non solo ha cambiato il modo in cui si suona, ma ha anche profondamente influito sul modo in cui si ascolta la musica: dalle prime esperienze con Dizzy Gillespie e Johnny Hodges alle collaborazioni con Thelonius Monk e Miles Davis, durante le quali Coltrane esplora ed esaurisce le possibilità dell’armonia occidentale, fino alla scoperta delle strutture modali.
Dal 1960 al 1967, l’anno della morte, avvenuta a soli quarantun anni, Coltrane rivoluziona l’estetica della musica afroamericana, approdando al free jazz e oltre, al suono puro, seguendo un percorso parallelo ma distinto da quello di Ornette Coleman. Eccezionale strumentista, ma più ancora compositore e improvvisatore di straordinaria intensità, Coltrane è una figura fondamentale nella storia della musica.
Nisenson, oltre a ripercorrere con grande attenzione la vicenda biografica, ne contestualizza l’opera, inserendola nella temperie socioculturale americana degli anni Sessanta e individuandone l’eredità nella musica americana degli ultimi quarant’anni.
VITA E MUSICHE DI JOHN COLTRANE
Odoya (26 febbraio 2015)
Collana: Musica
John Coltrane è uno dei più influenti musicisti del Novecento. Esiste un jazz prima e dopo di lui, ma la sua importanza va oltre il semplice ambito della musica d’improvvisazione. Il rock e l’avanguardia contemporanea devono molto alla sua ricerca sonora, che è anche un autentico anelito alla spiritualità.
Eric Nisenson ripercorre criticamente le diverse fasi dell’avventura estetica e spirituale di un artista che non solo ha cambiato il modo in cui si suona, ma ha anche profondamente influito sul modo in cui si ascolta la musica: dalle prime esperienze con Dizzy Gillespie e Johnny Hodges alle collaborazioni con Thelonius Monk e Miles Davis, durante le quali Coltrane esplora ed esaurisce le possibilità dell’armonia occidentale, fino alla scoperta delle strutture modali.
Dal 1960 al 1967, l’anno della morte, avvenuta a soli quarantun anni, Coltrane rivoluziona l’estetica della musica afroamericana, approdando al free jazz e oltre, al suono puro, seguendo un percorso parallelo ma distinto da quello di Ornette Coleman. Eccezionale strumentista, ma più ancora compositore e improvvisatore di straordinaria intensità, Coltrane è una figura fondamentale nella storia della musica.
Nisenson, oltre a ripercorrere con grande attenzione la vicenda biografica, ne contestualizza l’opera, inserendola nella temperie socioculturale americana degli anni Sessanta e individuandone l’eredità nella musica americana degli ultimi quarant’anni.