HANS MAGNUS
ENZESBERGER
CHIOSCO
Einaudi, 7/5/2013
Collezione di Poesia
«Chiosco» deriva dal turco «Kös¸k» e indica sia un piccolo edificio adibito alla vendita di bibite e giornali, che un padiglione all’interno di giardini o terrazze: piú angusto e chiuso il primo, piú ampio e destinato alla socialità il secondo. È in questa duplice accezione che vanno lette le poesie della nuova raccolta di Enzensberger: da un lato le sempre piú accecanti contraddizioni di una civiltà ormai avviata verso il declino, dall’altro la meditazione piú intima e raccolta. Se l’autore mostra ancora il suo consueto interesse verso Brecht, e verso lo stupore per le bellezze del quotidiano che il drammaturgo tedesco evocava, adesso lo accompagna ad un corrosivo umorismo (come in «È vietato dar fuoco a persone», nella parte intitolata Divertimenti sotto la calotta cranica) e si avvicina ai meccanismi neurocerebrali, dimostrando – in un modo decisamente originale – come la cultura umanistica e quella scientifica possano incrociarsi e finire per influenzarsi a vicenda, nella ricerca di uno scampolo di verità.
CHIOSCO
Einaudi, 7/5/2013
Collezione di Poesia
«Chiosco» deriva dal turco «Kös¸k» e indica sia un piccolo edificio adibito alla vendita di bibite e giornali, che un padiglione all’interno di giardini o terrazze: piú angusto e chiuso il primo, piú ampio e destinato alla socialità il secondo. È in questa duplice accezione che vanno lette le poesie della nuova raccolta di Enzensberger: da un lato le sempre piú accecanti contraddizioni di una civiltà ormai avviata verso il declino, dall’altro la meditazione piú intima e raccolta. Se l’autore mostra ancora il suo consueto interesse verso Brecht, e verso lo stupore per le bellezze del quotidiano che il drammaturgo tedesco evocava, adesso lo accompagna ad un corrosivo umorismo (come in «È vietato dar fuoco a persone», nella parte intitolata Divertimenti sotto la calotta cranica) e si avvicina ai meccanismi neurocerebrali, dimostrando – in un modo decisamente originale – come la cultura umanistica e quella scientifica possano incrociarsi e finire per influenzarsi a vicenda, nella ricerca di uno scampolo di verità.