GIACOMO MONTANARI
LIBRI DIPINTI STATUE
Rapporti e relazioni tra raccolte librarie, collezionismo e produzione artistica a Genova tra XVI e XVIII secolo
Genova University Press (10 dicembre 2015)
Collana: Ricerca e Divulgazione
L'esperienza di entrare all'interno di una biblioteca di un aristocrarico genovese del XVI o XVII secolo è qualcosa che a oggi è pressochè impossibile vivere per chiunque: la dispersione dd patrimonio librario, il radicale cambiamento subito dai palazzi nobiliari e la parcellizzazione delle ricche raccolte di opere d'arte che dialogavano nell spazio culturale delle librarie ha reso estremamente complesso comprendere lo stretto rapporto esistente tra sapere letterario, collezionismo e produzione artistica. A partire dalla rilettura dei documenti, sino a giungere alla comprensione, del tutto nuova, delle opere che adornavano le sale di alcune delle più importanti biblioteche tra Cinque e Seicento a Genova, questo studio mira a dimostrare tramite una rigida metodologia di ricerca storico-artistica e archivistico-documentaria come tutti gli esiti materiali - libri, dipinti e statue - di un unico contesto culturale siano tra loro inscindibili e debitori di reciproche e importanti influenze. La scelta poi di analizzare alcuni suggestivi casi-studio come il Palazzo Imperiale di Campetto, affrescato dal Cambiaso per volontà di Vincenzo Imperiale; il grande Salone degli Esercizi Letterari del Collegio della Compagnia di Gesù, la cui iconografia ancora necessitava di una univoca chiave interpretativa e la formazione culturale e letteraria di un artista come Gio. Benedetto Castiglione.
LIBRI DIPINTI STATUE
Rapporti e relazioni tra raccolte librarie, collezionismo e produzione artistica a Genova tra XVI e XVIII secolo
Genova University Press (10 dicembre 2015)
Collana: Ricerca e Divulgazione
L'esperienza di entrare all'interno di una biblioteca di un aristocrarico genovese del XVI o XVII secolo è qualcosa che a oggi è pressochè impossibile vivere per chiunque: la dispersione dd patrimonio librario, il radicale cambiamento subito dai palazzi nobiliari e la parcellizzazione delle ricche raccolte di opere d'arte che dialogavano nell spazio culturale delle librarie ha reso estremamente complesso comprendere lo stretto rapporto esistente tra sapere letterario, collezionismo e produzione artistica. A partire dalla rilettura dei documenti, sino a giungere alla comprensione, del tutto nuova, delle opere che adornavano le sale di alcune delle più importanti biblioteche tra Cinque e Seicento a Genova, questo studio mira a dimostrare tramite una rigida metodologia di ricerca storico-artistica e archivistico-documentaria come tutti gli esiti materiali - libri, dipinti e statue - di un unico contesto culturale siano tra loro inscindibili e debitori di reciproche e importanti influenze. La scelta poi di analizzare alcuni suggestivi casi-studio come il Palazzo Imperiale di Campetto, affrescato dal Cambiaso per volontà di Vincenzo Imperiale; il grande Salone degli Esercizi Letterari del Collegio della Compagnia di Gesù, la cui iconografia ancora necessitava di una univoca chiave interpretativa e la formazione culturale e letteraria di un artista come Gio. Benedetto Castiglione.