LANFRANCO BINNI
LA PROTESTA DI WALTER BINNI
Una biografia
Il ponte, 13/6/2013
Quasi una biografia, nei limiti della nostra possibilità e capacità di entrare nelle vite degli altri, oltre la vita apparente, nella loro interna complessità. Sono stato testimone a volte distratto e a volte attento della vita di mio padre, condividendone le passioni e le sofferenze, provando un’immensa solidarietà umana e politica nell’ultima fase della sua esistenza e dopo la sua morte, imparando da lui la compresenza dei tanti piani di realtà che quotidianamente attraversiamo, la compresenza del passato e del presente, dei morti e dei viventi, del fare e dell’essere, della ribellione all’esistente e della creazione di valori. Con tenace coerenza, Binni è stato biografo di se stesso, estremamente attento al proprio percorso umano e intellettuale, consapevole che di tutto (anche della grande poesia) resta essenzialmente l’esperienza di un limitato contributo (forse, di cui comunque assumere la piena responsabilità) alla leopardiana «social catena», nella costruzione di una «realtà liberata e fraterna». Questo libro è composto di due parti: nella prima ho ricostruito (sulla base della mia introduzione, La poetica di un “pessimista rivoluzionario”, al volume di W. Binni, La disperata tensione. Scritti politici (1934-1997) , Firenze, Il Ponte editore, 2011) un profilo biografico di Binni con la scelta di restituirne i punti di vista, i giudizi, le esperienze, anche attraverso scritti autobiografici; la seconda parte, Tracce per una biografia. Lettere a Walter Binni (1931-1997), con la collaborazione di Chiara Scionti, è un montaggio cronologico di lettere dei corrispondenti di Binni (amici, maestri e compagni): ne risulta un quadro del suo sistema di relazioni, ma anche una narrazione a piú voci e a piú dimensioni dai punti vista degli “altri”, che documenta, per tracce e indizi, percorsi significativi della cultura, della politica, della storia italiana del Novecento.
LA PROTESTA DI WALTER BINNI
Una biografia
Il ponte, 13/6/2013
Quasi una biografia, nei limiti della nostra possibilità e capacità di entrare nelle vite degli altri, oltre la vita apparente, nella loro interna complessità. Sono stato testimone a volte distratto e a volte attento della vita di mio padre, condividendone le passioni e le sofferenze, provando un’immensa solidarietà umana e politica nell’ultima fase della sua esistenza e dopo la sua morte, imparando da lui la compresenza dei tanti piani di realtà che quotidianamente attraversiamo, la compresenza del passato e del presente, dei morti e dei viventi, del fare e dell’essere, della ribellione all’esistente e della creazione di valori. Con tenace coerenza, Binni è stato biografo di se stesso, estremamente attento al proprio percorso umano e intellettuale, consapevole che di tutto (anche della grande poesia) resta essenzialmente l’esperienza di un limitato contributo (forse, di cui comunque assumere la piena responsabilità) alla leopardiana «social catena», nella costruzione di una «realtà liberata e fraterna». Questo libro è composto di due parti: nella prima ho ricostruito (sulla base della mia introduzione, La poetica di un “pessimista rivoluzionario”, al volume di W. Binni, La disperata tensione. Scritti politici (1934-1997) , Firenze, Il Ponte editore, 2011) un profilo biografico di Binni con la scelta di restituirne i punti di vista, i giudizi, le esperienze, anche attraverso scritti autobiografici; la seconda parte, Tracce per una biografia. Lettere a Walter Binni (1931-1997), con la collaborazione di Chiara Scionti, è un montaggio cronologico di lettere dei corrispondenti di Binni (amici, maestri e compagni): ne risulta un quadro del suo sistema di relazioni, ma anche una narrazione a piú voci e a piú dimensioni dai punti vista degli “altri”, che documenta, per tracce e indizi, percorsi significativi della cultura, della politica, della storia italiana del Novecento.