martedì 16 aprile 2013

CARAVAGGIO: IL SAN GIOVANNI BATTISTA DELLA PINACOTECA CAPITOLINA - DUOMO DI SIENA



CARAVAGGIO
IL SAN GIOVANNI BATTISTA DELLA PINACOTECA CAPITOLINA
Cripta del Duomo di Siena
dal 17/4/2013 al 18/8/2013

A partire dal prossimo 17 aprile sarà possibile ammirare, nella Cripta sotto il Duomo di Siena, un capolavoro dell’arte italiana, il San Giovanni Battista di Michelangelo Merisi da Caravaggio, proveniente dalla Pinacoteca Capitolina di Roma.
Il dipinto si trova in Campidoglio dal 1750 ed è senza dubbio una delle opere più affascinanti del grande pittore, che in questa tela esprime in modo geniale le proprie riflessioni sul naturalismo pittorico e sul sentimento religioso. Tutta la critica è oggi d’accordo sul riferimento all’artista di questo dipinto, grazie anche ad una minuziosa serie di indagini tecniche che hanno dimostrato l’autenticità dell’opera. Caravaggio dipinge il San Giovanni Battista nel 1602 probabilmente per Ciriaco Mattei, una delle figure più in vista della società romana del tempo; il soggetto del dipinto è un chiaro riferimento al nome del figlio di Ciriaco, Giovanni Battista. Destinato dunque agli ambienti privati del palazzo Mattei e non ad un luogo di culto, il San Giovanni Battista è una profonda sintesi delle meditazioni di Caravaggio sulla pittura sacra. Per questo motivo il pittore usa, come modello compositivo per il Battista, uno dei bellissimi Nudi affrescati da Michelangelo nella volta della Cappella Sistina, l’opera più eclatante e complessa del Rinascimento italiano.
A questa importante figura che lega il Vecchio al Nuovo Testamento è stata dedicata la precedente edizione dei Dialoghi 2012, Ex aqua et spiritu. Siena accoglie Tiziano, Il Battesimo di Cristo. Nell’occasione è stato organizzato, all’interno del complesso monumentale dell’Opera del Duomo, un percorso sul tema del Battesimo di Gesù a partire dal Battistero, luogo canonico, attraversando la ‘Cripta’, fino alla cattedrale ove si conserva, nella omonima cappella, la celebre scultura del Battista di Donatello.
Alcuni studi condotti dalla critica più recente, sulla scorta di precise testimonianze documentarie, hanno evidenziato una serie di rapporti tra la figura del Caravaggio e la città di Siena. Il tramite di tale relazione è costituito dal senese Giulio Mancini, archiatra pontificio. Al di là della sua professione egli fu mercante e amatore di opere d’arte ed ebbe una particolare venerazione per i capolavori caravaggeschi. La collezione di Giulio Mancini dovette svolgere un ruolo di primo piano per Siena, in quanto egli, pur vivendo a Roma, conservava i dipinti più pregiati nella città natale ove potevano essere esibiti ai pittori locali che furono fortemente influenzati dal caravaggismo. In questa prospettiva, nel percorso espositivo saranno evidenziati, anche attraverso sistemi multimediali, i rapporti tra la pittura senese e il caravaggismo.