giovedì 3 settembre 2015

L'AUTORIALITÀ PLURIMA - ESEDRA 2015




L'AUTORIALITÀ PLURIMA
Scritture collettive, testi a più mani, opere a firma multipla
Esedra (10 luglio 2015)
Collana: Quaderni del Circolo filologico linguistico padovano

In questi Atti confluiscono le relazioni presentate al XLII convegno interuniversitario di Bressanone (2014), dedicato alla complessa e variegata casistica dell'autorialità plurima in letteratura.Pur nella diversità degli orientamenti teorici e dei metodi, i saggi qui pubblicati concordano nell'assumere una nozione di autorialità multipla intesa nei termini di un'effettiva collaborazione di due o più soggetti nei differenti livelli di ideazione, stesura e rifinitura di un testo letterario. L'attenzione si concentra su classi ben precise di oggetti d'indagine: le scritture collettive derivanti da una convergenza d'intenti attorno ad un'iniziativa comune e di vasta risonanza partecipativa (si pensi al progetto Luther Blissett evolutosi in Wu Ming); quindi, i libri redatti a quattro o più mani, spesso congegnati a partire da un preciso piano di lavoro e secondo una chiara spartizione di ruoli (e qui basterà menzionare il duo "Fruttero & Lucentini", tandem par excellence delle lettere italiane assurto a brand editoriale); infine, le opere a firma molteplice e le concatenazioni di testi di più autori, veri e propri prodotti superindividuali risultanti da un impegno fortemente condiviso o d
allo svolgersi di una gara poetica declinata come gioco sociale (è emblematico, nella rigorosa stilizzazione delle norme che lo regolano, il caso del Renga giapponese). E accanto a questa pluriautorialità "dichiarata" si dovrà ricordare quella "segreta", riconoscibile nelle fasi di gestazione di grandi opere nelle quali l'estensore appare coadiuvato da un'ingombrante e talvolta imperiosa figura di correttore/mentore/revisore (esemplare, in tal senso, la funzione maieutica svolta da Pound nella messa a punto di The Waste Land di Eliot).La distribuzione dei contributi lungo un'ampia parabola diacronica, estesa dal Medioevo fino alle più recenti novità editoriali, testimonia della continuità e della diffusione del fenomeno; è però indubbio che l'espansione massiva dell'autorialità plurima coincide con lo sperimentalismo delle avanguardie e con le esperienze del postmoderno, ragion per cui la silloge si apre con una consistente sezione incentrata sui giorni nostri e sul Novecento per poi risalire à rebours la china del tempo, fino al binomio per tanti versi paradigmatico costituito da Marco Polo e Rustichello da Pisa.